L’avanzamento della transizione al digitale nei processi e servizi nella PA Italiana è oggi una priorità al centro del dibattito accademico, legislativo e professionale, tanto più alla luce dei fabbisogni emersi con drammatica rapidità nel contesto segnato dall’emergenza pandemica tuttora in corso. Strumenti come il lavoro agile e da remoto, le piattaforme collaborative e l’accesso online ai servizi pubblici sono diventati esigenze non più differi-bili, ed hanno in alcuni casi messo vividamente in mostra le criticità, in-sieme alle opportunità, che caratterizzano l’adozione delle tecnologie di-gitali nell’agire delle Amministrazioni nel nostro Paese. La ricerca presentata nelle pagine che seguono trae avvio dall’analisi dei diversi approcci di benchmarking utilizzati dagli organismi internazionali, i quali guardano in maniera preponderante al livello effettivo dell’erogazione dei servizi pubblici online e al loro grado di sofisticazione. La grande attenzione rivolta alle caratteristiche degli utenti (in primis cittadini e imprese) e alle interazioni tra questi e le Pubbliche Ammini-strazioni, ha fatto sì che negli indici attualmente esistenti si ponesse maggiore attenzione agli aspetti legati alla fruizione dei servizi pubblici digitali (front-end) a scapito delle dimensioni maggiormente legate al cambiamento strategico, organizzativo e culturale interno agli Enti richie-sto dalla trasformazione digitale (back-end). Al fine di rispondere a questo gap conoscitivo sulla realtà italiana, la ricer-ca prende complessivamente in considerazione sei dimensioni di analisi - gruppi di variabili omogenee da un punto di vista concettuale. Le prime cinque dimensioni sono riconducibili ad altrettanti fattori abilitanti della digitalizzazione (pianificazione strategica; organizzazione; processi e ser-vizi; formazione; gestione del cambiamento), intesi come condizioni orga-nizzative e culturali che, se presidiate, abilitano la trasformazione digita-le. L’ultima dimensione è relativa invece all’effettivo livello di adozione delle tecnologie. Tali dimensioni sono rilevate attraverso una survey quantitativa, rivolta principalmente ai Responsabili per la Transizione Di-gitale (oltre 100 Amministrazioni rispondenti tra Enti Centrali, Locali e Società Partecipate) e tre Focus Group di approfondimento qualitativo a cui hanno preso parte un totale di 12 rappresentanti delle Amministrazio-ni. I risultati dello studio, svolto nel periodo immediatamente precedente al periodo emergenziale in cui sono ora immerse le Amministrazioni, mettono in mostra alcune tendenze forti nella percezione e nell’approccio da parte degli Enti rispetto ai principali driver e barriere per la digitalizza-zione. Innanzitutto, una diffusa aspettativa nei confronti di un’accelerazione trasversale per ciò che riguarda le iniziative di coordi-namento (in primis da parte di AgID), da cui ci si aspetta non più soltanto una indicazione degli ambiti prioritari di intervento, ma un concreto sup-porto operativo per passare da ‘cosa’ fare al ‘come’ farlo. Questo tema si riflette su una seconda tendenza, per certi versi conse-quenziale: si fa molta strategia e pianificazione, ma sarebbe opportuno renderla più organica e aprire ancor più alla partecipazione degli Enti nel-la definizione di una visione strategica di cambiamento a livello Paese. La frammentazione delle iniziative è infatti vista come uno dei principali ostacoli all’accelerazione appena citata. La necessità di un coordinamento ancora più marcato sembra portare a ritenere anche il concetto di Ecosistema – probabilmente il tema chiave in cui si giocherà l’interoperabilità per aree di policy del sistema paese – come un contenitore da riempire di ulteriori significati e rivedere alla luce degli importanti cambiamenti in atto. È diffusa, nel campione oggetto dell’analisi, l’esigenza di contemperare la definizione degli Ecosistemi con una più effettiva articolazione dei processi interni e dei servizi all’utenza. Sul piano organizzativo, emerge come la maggior parte degli Enti abbia ridisegnato almeno in parte la struttura dell’organizzazione, ad esempio introducendo un’unità dedicata ai temi della digitalizzazione; inoltre, oltre la metà dei servizi erogati è disponibile anche in forma digitale. A fronte di questo dato, tuttavia, la tendenza a realizzare iniziative di reingegne-rizzazione dei processi a supporto dei progetti di digitalizzazione è ancora poco diffusa. Gli investimenti in formazione appaiono quantitativamente adeguati; tuttavia, questi avvengono spesso senza una mappatura chiara e comple-ta delle competenze necessarie alla digitalizzazione, ed è diffusa la per-cezione che abilità di governance e gestione di progetti complessi siano più rilevanti rispetto a specifiche conoscenze tecniche. Questo disallinea-mento dei modelli di formazione, insieme a un margine di miglioramento nella diffusione di iniziative di governo del cambiamento riscontrato nell’analisi, possono spiegare parte della difficoltà di permeazione delle strategie di alto livello nelle diverse articolazioni degli Enti. Alcuni di questi risultati vengono rappresentati in maniera evidente dall’indice sintetico sviluppato nell’ultima sezione dello studio. I dati medi di adozione delle diverse tecnologie innovative sono interessanti, con strumenti come le piattaforme centralizzate, il cloud e le tecnologie di da-ta analytics che trovano ampia diffusione nel campione analizzato, men-tre approcci come la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale restano da scoprire per diversi Enti. Al tempo stesso, una stima degli impatti da parte dei diversi fattori abilitanti sull’adozione delle tecnologie mostra un’influenza preponderante delle attività di pianificazione strategica e, soprattutto, del ridisegno e reingegnerizzazione dei processi sulla propen-sione ad adottare tecnologie digitali. Tali analisi suggeriscono che questi due ambiti siano quelli su cui puntare in modo prioritario e trasversale per garantire l’accelerazione da tempo auspicata, e ora indispensabile, nell’infrastruttura digitale del Paese.

Bonomi Savignon, A. (2020). Tendenze in atto nella trasformazione digitale della PA Italiana. Rilevazioni quali-quantitative e costruzione di un indice sintetico. McGraw-Hill Education (Italy).

Tendenze in atto nella trasformazione digitale della PA Italiana. Rilevazioni quali-quantitative e costruzione di un indice sintetico

Bonomi Savignon, A
2020-11-01

Abstract

L’avanzamento della transizione al digitale nei processi e servizi nella PA Italiana è oggi una priorità al centro del dibattito accademico, legislativo e professionale, tanto più alla luce dei fabbisogni emersi con drammatica rapidità nel contesto segnato dall’emergenza pandemica tuttora in corso. Strumenti come il lavoro agile e da remoto, le piattaforme collaborative e l’accesso online ai servizi pubblici sono diventati esigenze non più differi-bili, ed hanno in alcuni casi messo vividamente in mostra le criticità, in-sieme alle opportunità, che caratterizzano l’adozione delle tecnologie di-gitali nell’agire delle Amministrazioni nel nostro Paese. La ricerca presentata nelle pagine che seguono trae avvio dall’analisi dei diversi approcci di benchmarking utilizzati dagli organismi internazionali, i quali guardano in maniera preponderante al livello effettivo dell’erogazione dei servizi pubblici online e al loro grado di sofisticazione. La grande attenzione rivolta alle caratteristiche degli utenti (in primis cittadini e imprese) e alle interazioni tra questi e le Pubbliche Ammini-strazioni, ha fatto sì che negli indici attualmente esistenti si ponesse maggiore attenzione agli aspetti legati alla fruizione dei servizi pubblici digitali (front-end) a scapito delle dimensioni maggiormente legate al cambiamento strategico, organizzativo e culturale interno agli Enti richie-sto dalla trasformazione digitale (back-end). Al fine di rispondere a questo gap conoscitivo sulla realtà italiana, la ricer-ca prende complessivamente in considerazione sei dimensioni di analisi - gruppi di variabili omogenee da un punto di vista concettuale. Le prime cinque dimensioni sono riconducibili ad altrettanti fattori abilitanti della digitalizzazione (pianificazione strategica; organizzazione; processi e ser-vizi; formazione; gestione del cambiamento), intesi come condizioni orga-nizzative e culturali che, se presidiate, abilitano la trasformazione digita-le. L’ultima dimensione è relativa invece all’effettivo livello di adozione delle tecnologie. Tali dimensioni sono rilevate attraverso una survey quantitativa, rivolta principalmente ai Responsabili per la Transizione Di-gitale (oltre 100 Amministrazioni rispondenti tra Enti Centrali, Locali e Società Partecipate) e tre Focus Group di approfondimento qualitativo a cui hanno preso parte un totale di 12 rappresentanti delle Amministrazio-ni. I risultati dello studio, svolto nel periodo immediatamente precedente al periodo emergenziale in cui sono ora immerse le Amministrazioni, mettono in mostra alcune tendenze forti nella percezione e nell’approccio da parte degli Enti rispetto ai principali driver e barriere per la digitalizza-zione. Innanzitutto, una diffusa aspettativa nei confronti di un’accelerazione trasversale per ciò che riguarda le iniziative di coordi-namento (in primis da parte di AgID), da cui ci si aspetta non più soltanto una indicazione degli ambiti prioritari di intervento, ma un concreto sup-porto operativo per passare da ‘cosa’ fare al ‘come’ farlo. Questo tema si riflette su una seconda tendenza, per certi versi conse-quenziale: si fa molta strategia e pianificazione, ma sarebbe opportuno renderla più organica e aprire ancor più alla partecipazione degli Enti nel-la definizione di una visione strategica di cambiamento a livello Paese. La frammentazione delle iniziative è infatti vista come uno dei principali ostacoli all’accelerazione appena citata. La necessità di un coordinamento ancora più marcato sembra portare a ritenere anche il concetto di Ecosistema – probabilmente il tema chiave in cui si giocherà l’interoperabilità per aree di policy del sistema paese – come un contenitore da riempire di ulteriori significati e rivedere alla luce degli importanti cambiamenti in atto. È diffusa, nel campione oggetto dell’analisi, l’esigenza di contemperare la definizione degli Ecosistemi con una più effettiva articolazione dei processi interni e dei servizi all’utenza. Sul piano organizzativo, emerge come la maggior parte degli Enti abbia ridisegnato almeno in parte la struttura dell’organizzazione, ad esempio introducendo un’unità dedicata ai temi della digitalizzazione; inoltre, oltre la metà dei servizi erogati è disponibile anche in forma digitale. A fronte di questo dato, tuttavia, la tendenza a realizzare iniziative di reingegne-rizzazione dei processi a supporto dei progetti di digitalizzazione è ancora poco diffusa. Gli investimenti in formazione appaiono quantitativamente adeguati; tuttavia, questi avvengono spesso senza una mappatura chiara e comple-ta delle competenze necessarie alla digitalizzazione, ed è diffusa la per-cezione che abilità di governance e gestione di progetti complessi siano più rilevanti rispetto a specifiche conoscenze tecniche. Questo disallinea-mento dei modelli di formazione, insieme a un margine di miglioramento nella diffusione di iniziative di governo del cambiamento riscontrato nell’analisi, possono spiegare parte della difficoltà di permeazione delle strategie di alto livello nelle diverse articolazioni degli Enti. Alcuni di questi risultati vengono rappresentati in maniera evidente dall’indice sintetico sviluppato nell’ultima sezione dello studio. I dati medi di adozione delle diverse tecnologie innovative sono interessanti, con strumenti come le piattaforme centralizzate, il cloud e le tecnologie di da-ta analytics che trovano ampia diffusione nel campione analizzato, men-tre approcci come la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale restano da scoprire per diversi Enti. Al tempo stesso, una stima degli impatti da parte dei diversi fattori abilitanti sull’adozione delle tecnologie mostra un’influenza preponderante delle attività di pianificazione strategica e, soprattutto, del ridisegno e reingegnerizzazione dei processi sulla propen-sione ad adottare tecnologie digitali. Tali analisi suggeriscono che questi due ambiti siano quelli su cui puntare in modo prioritario e trasversale per garantire l’accelerazione da tempo auspicata, e ora indispensabile, nell’infrastruttura digitale del Paese.
nov-2020
Settore SECS-P/07 - ECONOMIA AZIENDALE
Settore ECON-06/A - Economia aziendale
Italian
Rilevanza nazionale
Monografia
trasformazione digitale; settore pubblico italiano; analisi quantitativa; analisi qualitativa
Bonomi Savignon, A. (2020). Tendenze in atto nella trasformazione digitale della PA Italiana. Rilevazioni quali-quantitative e costruzione di un indice sintetico. McGraw-Hill Education (Italy).
Monografia
Bonomi Savignon, A
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
9_EBook_CRAD_BonomiSavignon2020.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Copyright dell'editore
Dimensione 2.18 MB
Formato Adobe PDF
2.18 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/256187
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact