Le scoperte archeologiche degli ultimi decenni hanno profondamente modificato il quadro delle conoscenze sulle fasi più antiche della storia di Roma, nonché l’immagine stessa della città in epoca arcaica. E’ ora infatti possibile delineare i caratteri dell’edilizia romana tra il VI e il V secolo, quale momento di particolare sviluppo della città che arriva, per la prima volta, ad emulare l’urbanistica e l’architettura dei principali centri del Mediterraneo. Il contributo esaminerà l’organizzazione e l’economia connessa ai grandi cantieri urbani di Roma tra il VI e V secolo a.C., in particolare: le mura arcaiche e il tempio di Giove Capitolino, grazie ai dati raccolti in uno specifico progetto di ricerca, di cui i primi risultati sono presentati nel volume: “Architettura romana arcaica”, L’Erma di Bretschneider, Roma 2008. Partendo dall’evidenza archeologica e dall’esame critico delle fonti letterarie verranno esaminati i sistemi di approvvigionamento di materiale litico, il ruolo di specifiche maestranze e, grazie anche alla comparazione di dati di archeologia sperimentale, saranno proposti modelli teorici di calcolo della manodopera e dei tempi necessari alla realizzazione, sia di singoli manufatti (es. tegole e blocchi di tufo, con le relative problematiche di trasporto e messa in opera) che di interi edifici (es. podio del tempio di Giove Capitolino o l’aggere “serviano”). Questi dati saranno la base per un dibattito sul tipo di economia legata a tali opere edilizie e sul loro significato storico e sociale nel panorama della Roma arcaica.
Cifani, G. (2010). I grandi cantieri della Roma arcaica: aspetti tecnici e organizzativi, 2010(57), 35-49.
I grandi cantieri della Roma arcaica: aspetti tecnici e organizzativi
CIFANI, GABRIELE
2010-01-01
Abstract
Le scoperte archeologiche degli ultimi decenni hanno profondamente modificato il quadro delle conoscenze sulle fasi più antiche della storia di Roma, nonché l’immagine stessa della città in epoca arcaica. E’ ora infatti possibile delineare i caratteri dell’edilizia romana tra il VI e il V secolo, quale momento di particolare sviluppo della città che arriva, per la prima volta, ad emulare l’urbanistica e l’architettura dei principali centri del Mediterraneo. Il contributo esaminerà l’organizzazione e l’economia connessa ai grandi cantieri urbani di Roma tra il VI e V secolo a.C., in particolare: le mura arcaiche e il tempio di Giove Capitolino, grazie ai dati raccolti in uno specifico progetto di ricerca, di cui i primi risultati sono presentati nel volume: “Architettura romana arcaica”, L’Erma di Bretschneider, Roma 2008. Partendo dall’evidenza archeologica e dall’esame critico delle fonti letterarie verranno esaminati i sistemi di approvvigionamento di materiale litico, il ruolo di specifiche maestranze e, grazie anche alla comparazione di dati di archeologia sperimentale, saranno proposti modelli teorici di calcolo della manodopera e dei tempi necessari alla realizzazione, sia di singoli manufatti (es. tegole e blocchi di tufo, con le relative problematiche di trasporto e messa in opera) che di interi edifici (es. podio del tempio di Giove Capitolino o l’aggere “serviano”). Questi dati saranno la base per un dibattito sul tipo di economia legata a tali opere edilizie e sul loro significato storico e sociale nel panorama della Roma arcaica.Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Licenza Creative Commons