Il contributo, muovendo da un’analisi della ‘doppia pronuncia’ della Corte costituzionale sul caso Cappato (ordinanza n. 207 del 2018 e sentenza n. 242 del 2019), ricostruisce – tenendo conto pure delle motivazioni della sentenza di assoluzione della Corte di assise di Milano – le nuove ipotesi di liceità dell’agevolazione al suicidio, anche in rapporto all’art. 32, comma 2 Cost., quale cardine del diritto di rifiutare o interrompere tutte e solo le cure sino al punto di lasciarsi morire, e alla legge n. 219 del 2017, che circoscrive la non punibilità all’esclusivo ambito della relazione terapeutica.
Cupelli, C. (2020). Il caso Cappato e i nuovi confini di liceità dell'agevolazione al suicidio. Dalla 'doppia pronuncia' della Corte costituzionale alla sentenza di assoluzione della Corte di assise di Milano. CASSAZIONE PENALE(4), 1428-1450.
Il caso Cappato e i nuovi confini di liceità dell'agevolazione al suicidio. Dalla 'doppia pronuncia' della Corte costituzionale alla sentenza di assoluzione della Corte di assise di Milano
Cupelli, C
2020-01-01
Abstract
Il contributo, muovendo da un’analisi della ‘doppia pronuncia’ della Corte costituzionale sul caso Cappato (ordinanza n. 207 del 2018 e sentenza n. 242 del 2019), ricostruisce – tenendo conto pure delle motivazioni della sentenza di assoluzione della Corte di assise di Milano – le nuove ipotesi di liceità dell’agevolazione al suicidio, anche in rapporto all’art. 32, comma 2 Cost., quale cardine del diritto di rifiutare o interrompere tutte e solo le cure sino al punto di lasciarsi morire, e alla legge n. 219 del 2017, che circoscrive la non punibilità all’esclusivo ambito della relazione terapeutica.File | Dimensione | Formato | |
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Cupelli Commento sentenza 242 del 2020 Cassazione penale 4_2020.pdf
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