Determinabilità della ricchezza attraverso contratti solenni e notaio come 'sostituto del Fisco'. Rilevanza processuale della riferibilità del presupposto economico del tributo

La determinazione della base di calcolo dei tributi attraverso atti giuridici solenni è stato il primo caso in cui ci si è distaccati dalle tradizionali determinazioni valutative, basate sulla visibilità materiale della ricchezza. Era naturale che il notaio, come redattore degli atti solenni, e pubblico ufficiale, fosse il primo interlocutore del Fisco a questi fini, anticipando quanto si sarebbe verificato successivamente, col sostituto d’imposta e la più generale determinazione dei tributi attraverso la documentazione giuridico contabile delle organizzazioni amministrative. Questa posizione del notaio è utilissima per inquadrarne la posizione processuale qualora essa, per possibili casi fortuiti, sia diversa da quella delle parti, portatrici sostanziali della ricchezza soggetta a tributo.