Fondi immobiliari tra fiscalità del risparmio, ordinaria e fantomatica imposta sostitutiva dei redditi 'sul patrimonio'

Estendere la fiscalità del risparmio ai fondi immobiliari a ristretta base partecipativa fu probabilmente un errore; la sua correzione è consistita in un indecifrabile ibrido, cioè una imposta sostitutiva di redditi, applicata incomprensibilmente al patrimonio. Era una disciplina transitoria su cui è intervenuta una recente pronuncia della Corte Costituzionale. La sentenza è di inammissibilità, per il modo in cui era stata formulata la questione dal giudice «a quo», ma è possibilista per l’ipotesi di censure più accurate. Nel frattempo è ipotizzabile l’interpretazione, costituzionalmente orientata, di contenere il prelievo patrimoniale nei limiti del regime ordinario IRES e IRAP sull’eventuale reddito maturato. In modo da evitare salti di imposta e al tempo stesso imposizioni patrimoniali casuali, a fronte di diminuzioni, e non incrementi, di valore del fondo.