In its groundbreaking judgment Google Spain, the Cort of Justice of the European Union defined the ‘right to be forgotten’ towards the search engines (“de-referencing”). Soon after Google Spain, the search engine operators raised the question of the territorial scope of such de-referencing, claiming that the personal information should be removed only from the searches made from the MS in question (e.g. google.it, yahoo.es etc.) and not from the whole search engine. By its judgment of 24 September 2019, Google v. CNIL, the Grand Chamber held that the operator of a search engine is, in principle, required to carry out a de- referencing only on the versions of its search engine corresponding to all the Member States. Such statement, received with perplexity and criticism from most Data Protection Authorities, raises some concerns about the effectiveness of the right to the protection of personal data. This articles analyses the case Google v. CNIL and describes the alternative solutions of the questions, with the aim of explaining why the option selected by the judgment does not appear the most appropriate.

Con la ben nota sentenza Google Spain, La Corte di giustizia europea ha definito il “diritto all’oblio” nei confronti dei motori di ricerca (“deindicizzazione”). Immediatamente dopo, i gestori dei motori di ricerca hanno sollevato la questione dell’estensione di tale deindicizzazione, assumendo che i dati personali dovessero essere rimossi solo dalle ricerche effettuate a partire dallo Stato membro dell’interessato (es. google.it, yahoo.es etc.) e non dall’intero motore di ricerca. Con sentenza del 24 settembre 2019, Google c. CNIL, la Grande Sezione ha affermato che il gestore del motore di ricerca è obbligato, in linea di principio, ad eseguire la deindicizzazione solo dalle estensioni del motore di ricerca corrispondenti a tutti gli Stati membri dell’Unione. L’articolo analizza il caso e illustra le possibili soluzioni del problema, spiegando le ragioni per le quali la decisione Google c. CNIL appare poco coerente con l’obiettivo di apprestare una tutela effettiva del diritto alla protezione dei dati personali.

Balducci, F. (2020). La Corte di giustizia resetta il diritto all’oblio. FEDERALISMI.IT, 31-46.

La Corte di giustizia resetta il diritto all’oblio

Balducci, Fabio
2020-01-01

Abstract

In its groundbreaking judgment Google Spain, the Cort of Justice of the European Union defined the ‘right to be forgotten’ towards the search engines (“de-referencing”). Soon after Google Spain, the search engine operators raised the question of the territorial scope of such de-referencing, claiming that the personal information should be removed only from the searches made from the MS in question (e.g. google.it, yahoo.es etc.) and not from the whole search engine. By its judgment of 24 September 2019, Google v. CNIL, the Grand Chamber held that the operator of a search engine is, in principle, required to carry out a de- referencing only on the versions of its search engine corresponding to all the Member States. Such statement, received with perplexity and criticism from most Data Protection Authorities, raises some concerns about the effectiveness of the right to the protection of personal data. This articles analyses the case Google v. CNIL and describes the alternative solutions of the questions, with the aim of explaining why the option selected by the judgment does not appear the most appropriate.
2020
Pubblicato
Rilevanza nazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore IUS/14 - DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA
Italian
Con la ben nota sentenza Google Spain, La Corte di giustizia europea ha definito il “diritto all’oblio” nei confronti dei motori di ricerca (“deindicizzazione”). Immediatamente dopo, i gestori dei motori di ricerca hanno sollevato la questione dell’estensione di tale deindicizzazione, assumendo che i dati personali dovessero essere rimossi solo dalle ricerche effettuate a partire dallo Stato membro dell’interessato (es. google.it, yahoo.es etc.) e non dall’intero motore di ricerca. Con sentenza del 24 settembre 2019, Google c. CNIL, la Grande Sezione ha affermato che il gestore del motore di ricerca è obbligato, in linea di principio, ad eseguire la deindicizzazione solo dalle estensioni del motore di ricerca corrispondenti a tutti gli Stati membri dell’Unione. L’articolo analizza il caso e illustra le possibili soluzioni del problema, spiegando le ragioni per le quali la decisione Google c. CNIL appare poco coerente con l’obiettivo di apprestare una tutela effettiva del diritto alla protezione dei dati personali.
Diritto alla protezione dei dati personali Diritto all'oblio Corte di giustizia dell'Unione europea Sentenza Google Spain Sentenza Google c. CNIL
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Balducci, F. (2020). La Corte di giustizia resetta il diritto all’oblio. FEDERALISMI.IT, 31-46.
Balducci, F
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