A double and opposite aspect of dissolution connotes Villa Adriana and its landscape: the one defined by the latest urban settlements along the Aniene river especially, navigable until the beginning of the contemporary period, and the other held within the mysterious isolation of archaeological ruins. To the first contributes not just the sequential image of indifferent roads, sheds and buildings, but also a fragile hydraulic structure caused by the floods of the river (a catastrophic one every forty years) and by disrupted or diverted canals; the whole area that, from the river, embraces the western part of the Buffer Zone doesn't allow indeed the possibility to make any intervention from scratch. The project - presented in these pages – has chosen to consider such limitation as a creative restriction for the interpretation of Unesco's preservative and protective norms and for the opportunity to broaden these boundaries until the Aniene, turning the flooding area into a fluvial park: with neither roads nor constructions, employing for the circulation to and from Tiburtina, the Strada Senza Nome as a replacement of the Maremmana, which is preserved in the track of the existing canal. The fluvial park restarts the processes of naturalization linked to the presence of the river, it extends the view towards the ancient roman harbour and to the expanse of the Travertine quarries, it strengthens the outlet of the ecologic corridors which originate from the hilly area.

Un doppio e opposto aspetto di disfacimento caratterizza Villa Adriana e il suo paesaggio: quello determinato dai recenti insediamenti umani, specie nel territorio volto all'Aniene, navigabile fino alle soglie del contemporaneo, e quello racchiuso nell'isolamento misterioso delle rovine archeologiche. Al primo, contribuisce non solo l'immagine sequenziale di strade indifferenti, capannoni e palazzine, ma un assetto idraulico fragile, provocato dalle esondazioni del fiume (una, disastrosa ogni quarant'anni) e dei canali interrotti o deviati; tutta l'area che dal fiume comprende la parte a ovest della Buffer Zone, non ammette infatti possibilità di interventi ex novo. Il progetto – presentato in queste pagine – ha scelto di considerare tale restrizione come un vincolo creativo per l'interpretazione dei criteri protettivi e conservativi imposti dal sito Unesco e per l'opportunità di estenderne i limiti fino all'Aniene, convertendo l'area di esondazione in parco fluviale: senza strade né costruzioni, utilizzando per il traffico da e verso la Tiburtina la Strada Senza Nome in sostituzione della Maremmana, conservata nella traccia del canale esistente. Il parco riavvia i processi di naturalizzazione legati alla presenza del fiume, ne proietta le visuali verso l'antico porto romano e la distesa delle cave di travertino, rafforza lo sbocco dei corridoi ecologici che muovono dal sistema collinare.

Taormina, F.m., Stella, A. (2019). La natura dell'archeologia. In L.G. Carola Gentilini (a cura di), Premio Piranesi. Progetti per Villa Adriana 2017-2018 (pp. 298-313). Sentarcangelo di Romagna : Maggioli Editore.

La natura dell'archeologia

TAORMINA FRANCESCO MARIA;
2019-01-01

Abstract

A double and opposite aspect of dissolution connotes Villa Adriana and its landscape: the one defined by the latest urban settlements along the Aniene river especially, navigable until the beginning of the contemporary period, and the other held within the mysterious isolation of archaeological ruins. To the first contributes not just the sequential image of indifferent roads, sheds and buildings, but also a fragile hydraulic structure caused by the floods of the river (a catastrophic one every forty years) and by disrupted or diverted canals; the whole area that, from the river, embraces the western part of the Buffer Zone doesn't allow indeed the possibility to make any intervention from scratch. The project - presented in these pages – has chosen to consider such limitation as a creative restriction for the interpretation of Unesco's preservative and protective norms and for the opportunity to broaden these boundaries until the Aniene, turning the flooding area into a fluvial park: with neither roads nor constructions, employing for the circulation to and from Tiburtina, the Strada Senza Nome as a replacement of the Maremmana, which is preserved in the track of the existing canal. The fluvial park restarts the processes of naturalization linked to the presence of the river, it extends the view towards the ancient roman harbour and to the expanse of the Travertine quarries, it strengthens the outlet of the ecologic corridors which originate from the hilly area.
2019
Settore ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
English
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
Un doppio e opposto aspetto di disfacimento caratterizza Villa Adriana e il suo paesaggio: quello determinato dai recenti insediamenti umani, specie nel territorio volto all'Aniene, navigabile fino alle soglie del contemporaneo, e quello racchiuso nell'isolamento misterioso delle rovine archeologiche. Al primo, contribuisce non solo l'immagine sequenziale di strade indifferenti, capannoni e palazzine, ma un assetto idraulico fragile, provocato dalle esondazioni del fiume (una, disastrosa ogni quarant'anni) e dei canali interrotti o deviati; tutta l'area che dal fiume comprende la parte a ovest della Buffer Zone, non ammette infatti possibilità di interventi ex novo. Il progetto – presentato in queste pagine – ha scelto di considerare tale restrizione come un vincolo creativo per l'interpretazione dei criteri protettivi e conservativi imposti dal sito Unesco e per l'opportunità di estenderne i limiti fino all'Aniene, convertendo l'area di esondazione in parco fluviale: senza strade né costruzioni, utilizzando per il traffico da e verso la Tiburtina la Strada Senza Nome in sostituzione della Maremmana, conservata nella traccia del canale esistente. Il parco riavvia i processi di naturalizzazione legati alla presenza del fiume, ne proietta le visuali verso l'antico porto romano e la distesa delle cave di travertino, rafforza lo sbocco dei corridoi ecologici che muovono dal sistema collinare.
ARCHITECTURAL DESIGN; LANDSCAPE ARCHITECTURE; CULTURAL HERITAGE; PUBLIC SERVICES; OPEN SPACES ARCHITECTURE
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA; ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO; ; SERVIZI PUBBLICI; BENI CULTURALI; ARCHITETTURA DEGLI SPAZI APERTI
Nel saggio è illustrato e documentato un progetto architettonico di ricerca nato dal contributo di diversi afferenti allo stesso Dipartimento dell'autore, al quale hanno contribuito anche i dottorandi del Dottorato in Ingegneria Civile.
Taormina, F.m., Stella, A. (2019). La natura dell'archeologia. In L.G. Carola Gentilini (a cura di), Premio Piranesi. Progetti per Villa Adriana 2017-2018 (pp. 298-313). Sentarcangelo di Romagna : Maggioli Editore.
Taormina, Fm; Stella, A
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/242089
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