Il saggio, muovendo da alcune recenti decisioni della giurisprudenza, indaga sul trattamento che la novellata disciplina dei concordati preventivo e fallimentare riserva ai crediti postergati. In particolare, il contributo si avvia con l’inquadramento della fattispecie dei crediti postergati nel diritto delle società, all’indomani della riforma del 2003, e con la sua contestualizzazione nell’ambito del risalente dibattito in tema di versamenti in conto capitale e apporti dei soci. Quindi, dopo aver precisato la disciplina cui sono soggetti i crediti postergati nel contesto della procedura fallimentare, il saggio si concentra sul tema del trattamento (procedimentale e sostanziale) di siffatte pretese creditorie nei concordati, passando in rassegna i più diffusi orientamenti dottrinari, non di rado critici sulla possibilità che detti crediti possano non soltanto essere destinatari della proposta concordataria, ma anche partecipare al voto sulla medesima. All’esito del tentativo di confutazione di tali ultimi argomenti, il saggio prosegue suggerendo una ricostruzione sistematica dell’istituto dei concordati nel contesto della quale sia non solo consentito, ma più radicalmente imposto di assegnare rilievo procedimentale e sostanziale ai crediti postergati, in considerazione della loro persistente natura creditoria e della indiscutibile attitudine della proposta di concordato ad incidere su siffatte pretese.
Rossi, M. (2011). Postergazione e concordato. RIVISTA DEL DIRITTO COMMERCIALE E DEL DIRITTO GENERALE DELLE OBBLIGAZIONI(1), 1-52.
Postergazione e concordato
ROSSI, MASSIMO
2011-01-01
Abstract
Il saggio, muovendo da alcune recenti decisioni della giurisprudenza, indaga sul trattamento che la novellata disciplina dei concordati preventivo e fallimentare riserva ai crediti postergati. In particolare, il contributo si avvia con l’inquadramento della fattispecie dei crediti postergati nel diritto delle società, all’indomani della riforma del 2003, e con la sua contestualizzazione nell’ambito del risalente dibattito in tema di versamenti in conto capitale e apporti dei soci. Quindi, dopo aver precisato la disciplina cui sono soggetti i crediti postergati nel contesto della procedura fallimentare, il saggio si concentra sul tema del trattamento (procedimentale e sostanziale) di siffatte pretese creditorie nei concordati, passando in rassegna i più diffusi orientamenti dottrinari, non di rado critici sulla possibilità che detti crediti possano non soltanto essere destinatari della proposta concordataria, ma anche partecipare al voto sulla medesima. All’esito del tentativo di confutazione di tali ultimi argomenti, il saggio prosegue suggerendo una ricostruzione sistematica dell’istituto dei concordati nel contesto della quale sia non solo consentito, ma più radicalmente imposto di assegnare rilievo procedimentale e sostanziale ai crediti postergati, in considerazione della loro persistente natura creditoria e della indiscutibile attitudine della proposta di concordato ad incidere su siffatte pretese.File | Dimensione | Formato | |
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