Con l’Accordo di Fortaleza del 15 luglio 2014, i Paesi BRICS hanno istituito la Nuova Banca di Sviluppo, una organizzazione internazionale multilaterale che dovrebbe svolgere una funzione antagonista al Fondo Monetario Internazionale e al Gruppo della Banca Mondiale. L’Unione Europea e i suoi Stati membri riconoscono l’importanza di collaborare con tutti gli Stati a economia emergente, ma non considerano ancora i Paesi BRICS come un blocco coeso e concorrenziale. La Nuova Banca di Sviluppo sembrerebbe idonea a poter contribuire alla istituzionalizzazione dei Paesi BRICS come entità ‘omogenea’ a livello internazionale. L’Unione Europea e i suoi Stati membri potrebbero perciò valutare varie forme di partecipazione alla Banca, e adottare nei confronti di questa una strategia condivisa, secondo varie opzioni.
Simone, P. (2018). L'Unione europea e la Nuova Banca di Sviluppo dei Paesi BRICS. ROMA E AMERICA. DIRITTO ROMANO COMUNE, 39, 225-242.
L'Unione europea e la Nuova Banca di Sviluppo dei Paesi BRICS
Simone, P
2018-01-01
Abstract
Con l’Accordo di Fortaleza del 15 luglio 2014, i Paesi BRICS hanno istituito la Nuova Banca di Sviluppo, una organizzazione internazionale multilaterale che dovrebbe svolgere una funzione antagonista al Fondo Monetario Internazionale e al Gruppo della Banca Mondiale. L’Unione Europea e i suoi Stati membri riconoscono l’importanza di collaborare con tutti gli Stati a economia emergente, ma non considerano ancora i Paesi BRICS come un blocco coeso e concorrenziale. La Nuova Banca di Sviluppo sembrerebbe idonea a poter contribuire alla istituzionalizzazione dei Paesi BRICS come entità ‘omogenea’ a livello internazionale. L’Unione Europea e i suoi Stati membri potrebbero perciò valutare varie forme di partecipazione alla Banca, e adottare nei confronti di questa una strategia condivisa, secondo varie opzioni.File | Dimensione | Formato | |
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