Sono molti i motivi di diffidenza suscitati dal progetto di riforma del Sistema europeo comune di asilo, soprattutto dalle misure di contrasto ai movimenti secondari contenute nella proposta di regolamento Dublino IV. Alcune di esse, quali l’accelerazione dei termini procedurali o l’ampliamento della nozione di “familiari”, potrebbero forse rafforzare e accrescere i diritti dei ricorrenti, ma altre sembrano andare in direzione opposta e spingersi addirittura oltre quanto consentito. Ci si riferisce, in particolare, alle disposizioni sugli obblighi del richiedente asilo e sulle sanzioni per il loro inadempimento, secondo le quali la trasgressione dei vincoli a fare domanda nel primo Stato di ingresso e a restare nello Stato individuato come responsabile è punita con l’esame tramite procedura accelerata e con la sostanziale negazione delle misure di accoglienza . Si può dubitare che esse, introdotte dalla Commissione allo scopo di evitare, o quantomeno circoscrivere al massimo, i movimenti secondari, possano avere una reale efficacia deterrente e siano quindi davvero idonee a realizzare il risultato sperato.
Simone, P. (2018). Le misure dissuasive dei movimenti secondari nella proposta di regolamento Dublino IV. In A.C. Amato Mangiameli, L. Daniele, M.R. Di Simone, E. Turco Bulgherini (a cura di), Immigrazione Marginalizzazione Integrazione (pp. 315-330). Torino : Giappichelli.
Le misure dissuasive dei movimenti secondari nella proposta di regolamento Dublino IV
Simone, P
2018-01-01
Abstract
Sono molti i motivi di diffidenza suscitati dal progetto di riforma del Sistema europeo comune di asilo, soprattutto dalle misure di contrasto ai movimenti secondari contenute nella proposta di regolamento Dublino IV. Alcune di esse, quali l’accelerazione dei termini procedurali o l’ampliamento della nozione di “familiari”, potrebbero forse rafforzare e accrescere i diritti dei ricorrenti, ma altre sembrano andare in direzione opposta e spingersi addirittura oltre quanto consentito. Ci si riferisce, in particolare, alle disposizioni sugli obblighi del richiedente asilo e sulle sanzioni per il loro inadempimento, secondo le quali la trasgressione dei vincoli a fare domanda nel primo Stato di ingresso e a restare nello Stato individuato come responsabile è punita con l’esame tramite procedura accelerata e con la sostanziale negazione delle misure di accoglienza . Si può dubitare che esse, introdotte dalla Commissione allo scopo di evitare, o quantomeno circoscrivere al massimo, i movimenti secondari, possano avere una reale efficacia deterrente e siano quindi davvero idonee a realizzare il risultato sperato.File | Dimensione | Formato | |
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