Il Sistema Sanitario Nazionale (e le relative articolazioni regionali - SSR) si configura come una assicurazione sociale erogante quasi esclusivamente prestazioni in natura, sotto forma di servizi sanitari. Nell’ambito del SSN le prestazioni in denaro non sono assenti, ma giocano un ruolo essenzialmente marginale. Queste prestazioni in denaro erogate dai SSR assumono principalmente la natura di voucher, quindi provvidenze da spendersi per specifici servizi sanitari e, per lo più, erogati da professionisti o strutture all’uopo accreditate dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL). L’ambito in cui l’utilizzo del voucher è più diffuso è certamente quello dell’assistenza domiciliare, dove assume a seconda delle Regioni denominazioni differenti: a parte quella di voucher, la più diffusa è quella di assegno di cura o di assistenza. Al contrario del comparto sanitario, in quello sociale, di cui il Rapporto si occupa della parte che è contigua alla Sanità, convenzionalmente individuata come quella deputata alla Long Term Care (LTC), gli interventi in denaro sono largamente prevalenti e si configurano non tanto come voucher, quanto come benefici/indennità in denaro. In tali casi, l’approccio risulta quasi opposto, non prevedendo vincoli all’utilizzo (e in verità anche minori limiti per l’accesso al diritto, che a volte è indipendente dal reddito) e, quindi, neppure forme di accreditamento dei fornitori di servizi utilizzati. Molte delle provvidenze che possono essere considerate all’interno del disegno brevemente delineato, sono gestite dall’INPS: d’altra parte il welfare italiano prevede che, a fronte di disabilità (a vario titolo determinate, ma che comunemente hanno una eziologia di tipo sanitario) venga garantita una integrazione del reddito, a compensazione dei deficit di capacità lavorativa o, comunque, di inserimento sociale. Nei prossimi paragrafi si fornisce una sintesi dei principali elementi quantitativi legati alle prestazioni in denaro per condizioni di non autosufficienza o, comunque, di bisogni di lunga durata: in particolare, ci si concentrerà sulle indennità di accompagnamento, sulle pensioni di invalidità e invalidità civile, e sugli oneri derivanti dalla L. n. 104/1992.

Ploner, E., Spandonaro, F. (2018). Provvidenze in denaro: l’evoluzione dei beneficiari e degli oneri - Cap.12. In 14° Rapporto Sanità (pp. 437-456). Locorotondo.

Provvidenze in denaro: l’evoluzione dei beneficiari e degli oneri - Cap.12

E. Ploner
;
F. Spandonaro
2018-01-01

Abstract

Il Sistema Sanitario Nazionale (e le relative articolazioni regionali - SSR) si configura come una assicurazione sociale erogante quasi esclusivamente prestazioni in natura, sotto forma di servizi sanitari. Nell’ambito del SSN le prestazioni in denaro non sono assenti, ma giocano un ruolo essenzialmente marginale. Queste prestazioni in denaro erogate dai SSR assumono principalmente la natura di voucher, quindi provvidenze da spendersi per specifici servizi sanitari e, per lo più, erogati da professionisti o strutture all’uopo accreditate dalle Aziende Sanitarie Locali (ASL). L’ambito in cui l’utilizzo del voucher è più diffuso è certamente quello dell’assistenza domiciliare, dove assume a seconda delle Regioni denominazioni differenti: a parte quella di voucher, la più diffusa è quella di assegno di cura o di assistenza. Al contrario del comparto sanitario, in quello sociale, di cui il Rapporto si occupa della parte che è contigua alla Sanità, convenzionalmente individuata come quella deputata alla Long Term Care (LTC), gli interventi in denaro sono largamente prevalenti e si configurano non tanto come voucher, quanto come benefici/indennità in denaro. In tali casi, l’approccio risulta quasi opposto, non prevedendo vincoli all’utilizzo (e in verità anche minori limiti per l’accesso al diritto, che a volte è indipendente dal reddito) e, quindi, neppure forme di accreditamento dei fornitori di servizi utilizzati. Molte delle provvidenze che possono essere considerate all’interno del disegno brevemente delineato, sono gestite dall’INPS: d’altra parte il welfare italiano prevede che, a fronte di disabilità (a vario titolo determinate, ma che comunemente hanno una eziologia di tipo sanitario) venga garantita una integrazione del reddito, a compensazione dei deficit di capacità lavorativa o, comunque, di inserimento sociale. Nei prossimi paragrafi si fornisce una sintesi dei principali elementi quantitativi legati alle prestazioni in denaro per condizioni di non autosufficienza o, comunque, di bisogni di lunga durata: in particolare, ci si concentrerà sulle indennità di accompagnamento, sulle pensioni di invalidità e invalidità civile, e sugli oneri derivanti dalla L. n. 104/1992.
2018
Settore SECS-P/06 - ECONOMIA APPLICATA
English
Italian
Rilevanza internazionale
Capitolo o saggio
Ploner, E., Spandonaro, F. (2018). Provvidenze in denaro: l’evoluzione dei beneficiari e degli oneri - Cap.12. In 14° Rapporto Sanità (pp. 437-456). Locorotondo.
Ploner, E; Spandonaro, F
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