Nella storia dell’architettura del Novecento, Luigi Rolland (1852-1921) è ricordato soprattutto per essere il padre naturale di Luigi Moretti (1906-1973); anche se si tratta di una genitura fortunata, non è certo l’unico merito di Rolland. Infatti, dai risultati di questa ricerca, seppure incompleta, emerge una personalità di primo piano nella costruzione di Roma Capitale. Rolland ha svolto un’intensa attività professionale, tanto pragmatica quanto consonante con le tendenze architettoniche coeve, in qualità di architettoingegnere, ma anche di imprenditore, appaltatore e costruttore. Lo stesso Luigi Moretti, in una lettera indirizzata a Paolo Portoghesi, ha scritto che suo padre aveva lasciato nella città un “segno non trascurabile di architetto classicista”, insieme a quella generazione di architetti, quali Guglielmo Calderini (1837-1916), Pietro Carnevale (1839-1895), Giulio Podesti (1842-1909), Gaetano Koch (1849-1910), Pio Piacentini (1846-1928) solo per citarne alcuni, che operarono nella Capitale in un “quadro così ricco di contrastanti fermenti”.
D'Amelio, M.g., De Cesaris, F. (2018). Luigi Rolland, matematico architetto ingegnere. In: (a cura di): De Cesaris F., Costruzioni dei secoli XIX-XX in Italia centrale. In F. De Cesaris (a cura di), Costruzioni dei secoli XIX-XX in Italia centrale (pp. 67-92). Roma : Palombi Editori.
Luigi Rolland, matematico architetto ingegnere. In: (a cura di): De Cesaris F., Costruzioni dei secoli XIX-XX in Italia centrale
D'Amelio M. G.
Conceptualization
;
2018-01-01
Abstract
Nella storia dell’architettura del Novecento, Luigi Rolland (1852-1921) è ricordato soprattutto per essere il padre naturale di Luigi Moretti (1906-1973); anche se si tratta di una genitura fortunata, non è certo l’unico merito di Rolland. Infatti, dai risultati di questa ricerca, seppure incompleta, emerge una personalità di primo piano nella costruzione di Roma Capitale. Rolland ha svolto un’intensa attività professionale, tanto pragmatica quanto consonante con le tendenze architettoniche coeve, in qualità di architettoingegnere, ma anche di imprenditore, appaltatore e costruttore. Lo stesso Luigi Moretti, in una lettera indirizzata a Paolo Portoghesi, ha scritto che suo padre aveva lasciato nella città un “segno non trascurabile di architetto classicista”, insieme a quella generazione di architetti, quali Guglielmo Calderini (1837-1916), Pietro Carnevale (1839-1895), Giulio Podesti (1842-1909), Gaetano Koch (1849-1910), Pio Piacentini (1846-1928) solo per citarne alcuni, che operarono nella Capitale in un “quadro così ricco di contrastanti fermenti”.File | Dimensione | Formato | |
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