I cimiteri militari e i sacrari, costruiti in Europa tra le due guerre mondiali intendevano onorare i caduti: l’esaltazione del sacrificio e il culto della sua memoria, nella giovane nazione italiana, assunsero anche il compito di cementare, se non di costruire, l’identità nazionale. Le carneficine di massa dei soldati, che contrassegnarono la Prima Guerra Mondiale, mostrarono una dimensione della morte inaudita, biblica e omerica insieme. Le sepolture individuali furono improponibili, sia praticamente che, soprattutto, concettualmente. La violenza epica di quanto era avvenuto richiedeva riti collettivi, in cui tutta la Nazione idealmente compatta in un unico sentire, celebrava tutti insieme i suoi figli morti per conquistare i confini ‘naturali’ della patria, che gli venivano negati, mantenendo aperta la ferita di un Risorgimento incompiuto.
D'Amelio, M.g. (2019). Introduzione. In M.G. D'Amelio (a cura di), Per non Dimenticare. Sacrari del Novecento (pp. 6-9). Modena : Palombi Editore - Diano Libri srl.
Introduzione
D'Amelio M. G.
Conceptualization
2019-01-01
Abstract
I cimiteri militari e i sacrari, costruiti in Europa tra le due guerre mondiali intendevano onorare i caduti: l’esaltazione del sacrificio e il culto della sua memoria, nella giovane nazione italiana, assunsero anche il compito di cementare, se non di costruire, l’identità nazionale. Le carneficine di massa dei soldati, che contrassegnarono la Prima Guerra Mondiale, mostrarono una dimensione della morte inaudita, biblica e omerica insieme. Le sepolture individuali furono improponibili, sia praticamente che, soprattutto, concettualmente. La violenza epica di quanto era avvenuto richiedeva riti collettivi, in cui tutta la Nazione idealmente compatta in un unico sentire, celebrava tutti insieme i suoi figli morti per conquistare i confini ‘naturali’ della patria, che gli venivano negati, mantenendo aperta la ferita di un Risorgimento incompiuto.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sacrari_cop DEF-3.pdf
solo utenti autorizzati
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
1.79 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.79 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.