I memoriali costruiti in Europa, per onorare i caduti in guerra, furono efficaci strumenti ideologici per il consolidamento dell’identità nazionale. Le carneficine di massa che segnarono la Grande Guerra obliterarono le sepolture individuali, sostituite da riti e da sepolture collettivi; infatti, tutti i caduti nel conflitto sono stati rammemorati come un unico, eroico corpo immolato alla patria. I sacrari militari conclamano attraverso l’architettura e l’eminenza del sito il legame di sangue tra il popolo e il farsi della storia nazionale. Un legame che, depurato dai veleni populisti e nazionalisti, può favorire la riflessione sul futuro dell’Europa e disinnescare spinte aggressive e distorsioni identitarie. La conoscenza e la cura dei memoriali appartengono ai doveri di ogni stato civile e al debito che gli individui e le nazioni hanno maturato nei confronti di chi è morto per una scelta politica, che forse neppure gli apparteneva. È difficile sottarsi alla retorica quando si toccano argomenti di questa natura, ma ci proveremo: forse non dimenticare le terribili guerre del nostro passato prossimo può propiziarci un futuro europeo di pacifici scambi, di generosa accoglienza e di operosa collaborazione.

D'Amelio, M.g. (a cura di). (2019). Per non dimenticare. Sacrari del Novecento. Roma : Palombi Editori - Diano Libri srl.

Per non dimenticare. Sacrari del Novecento

D'Amelio M. G.
2019-01-01

Abstract

I memoriali costruiti in Europa, per onorare i caduti in guerra, furono efficaci strumenti ideologici per il consolidamento dell’identità nazionale. Le carneficine di massa che segnarono la Grande Guerra obliterarono le sepolture individuali, sostituite da riti e da sepolture collettivi; infatti, tutti i caduti nel conflitto sono stati rammemorati come un unico, eroico corpo immolato alla patria. I sacrari militari conclamano attraverso l’architettura e l’eminenza del sito il legame di sangue tra il popolo e il farsi della storia nazionale. Un legame che, depurato dai veleni populisti e nazionalisti, può favorire la riflessione sul futuro dell’Europa e disinnescare spinte aggressive e distorsioni identitarie. La conoscenza e la cura dei memoriali appartengono ai doveri di ogni stato civile e al debito che gli individui e le nazioni hanno maturato nei confronti di chi è morto per una scelta politica, che forse neppure gli apparteneva. È difficile sottarsi alla retorica quando si toccano argomenti di questa natura, ma ci proveremo: forse non dimenticare le terribili guerre del nostro passato prossimo può propiziarci un futuro europeo di pacifici scambi, di generosa accoglienza e di operosa collaborazione.
2019
Settore ICAR/18 - STORIA DELL'ARCHITETTURA
English
Italian
Rilevanza internazionale
The Memorials that were built in Europe between the two world wars to commemorate the soldiers who fell in battle were used as instruments to celebrate and reinforce national identities. The mass carnage of the world wars effectively eliminated the possibility of individual burials sites, which were replaced by collective funerary rituals that celebrated the fallen, as part of a single, heroic and patriotic nation. Through their architecture and location, military cemeteries and memorials testied to the role of the Italian people in the construction of a national history. Those ties between the nation and its history can be reinterpreted as a powerful message of peace, which might be expressed in the monumental architecture of the memorials and their location close to the former battle elds. It is a duty of citizens and states to promote the preservation and study of memorials, as they can contribute to an understanding of the cultural, political and historical identity of Europe.
Ricerca Finanziata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Centenario 1915-1918
Curatele
D'Amelio, Mg
D'Amelio, M.g. (a cura di). (2019). Per non dimenticare. Sacrari del Novecento. Roma : Palombi Editori - Diano Libri srl.
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