Buoni fruttiferi postali ed integrazione del contratto: le Poste non sono state il Leviatano del risparmiatore

Le Sezioni Unite hanno inquadrato la variazione unilaterale del tasso degli interessi originariamente previsto nei buoni fruttiferi postali nella fattispecie di cui all’art. 1339 c.c. in virtù della sopravvenienza dei decreti ministeriali da pubblicarsi in Gazzetta ufficiale. Il fenomeno in esame se da una parte è certamente sussumibile nell’ambito sistematico dell’eterointegrazione del rapporto di autonomia privata, dall’altra ciò può realizzarsi già in virtù del coordinamento in via diretta dell’art. 173 c. post. con l’art. 1374 c.c., posto che il consolidato principio della complessità delle fonti del regolamento contrattuale per il quale il contratto vincola le parti anche alle conseguenze stabilite dalla legge, costituisce la riprova del noto fenomeno della oggettivazione del contratto, non dipendendo l’efficacia esclusivamente dall’accordo, ma anche dalle ulteriori fonti eteronome