La famiglia, centrale nel dibattito anche politico contemporaneo, si presenta a chi la guardi in tante forme diverse, ciascuna condizionata o addirittura contenuta nella sola esperienza che di essa se ne è avuta e se ne ha. Per questa ragione, al fine di superare lo stretto orizzonte della propria esperienza o credenza o ideologia, appare necessario fare della famiglia il cuore di un dibattito da condurre con il rigore proprio della ricerca scientifica, il supporto imprescindibile dai dati (non solo recenti) e i linguaggi della divulgazione, così da coinvolgere nel dibattito strati di popolazione quanto più possibile numerosi e diversificati. Ciò, con lo scopo di restituire a questa istituzione quella geometria variabile troppe volte appiattita, o tenuta in ombra, dalla proiezione, sulla realtà, di un’immagine stereotipata che, per autolegittimarsi, si dichiara naturale e da sempre esistente, anche in forza dell’immutabilità della parola nel corso degli ultimi duemila e più anni. Immutabilità che, a dispetto del continuamento della forma espressiva, non c’è mai stata. Tutt’altro. Il concetto di famiglia, come molti altri elementi che costituiscono la nostra società, sì è infatti trasformato, assimilando gli esiti di pratiche e condizioni sociali differenti: è un nucleo in continua evoluzione di cui noi vediamo un frammento o pochi frammenti, isolati e transitori. Non immobili. Non unici.
Dragotto, F. (a cura di). (2019). LA FAMIGLIA DEL III MILLENNIO, TRE MILLENNI DI FAMIGLIE. Riflessioni interdisciplinari.. Milano : Blonk.
LA FAMIGLIA DEL III MILLENNIO, TRE MILLENNI DI FAMIGLIE. Riflessioni interdisciplinari.
dragotto
2019-03-01
Abstract
La famiglia, centrale nel dibattito anche politico contemporaneo, si presenta a chi la guardi in tante forme diverse, ciascuna condizionata o addirittura contenuta nella sola esperienza che di essa se ne è avuta e se ne ha. Per questa ragione, al fine di superare lo stretto orizzonte della propria esperienza o credenza o ideologia, appare necessario fare della famiglia il cuore di un dibattito da condurre con il rigore proprio della ricerca scientifica, il supporto imprescindibile dai dati (non solo recenti) e i linguaggi della divulgazione, così da coinvolgere nel dibattito strati di popolazione quanto più possibile numerosi e diversificati. Ciò, con lo scopo di restituire a questa istituzione quella geometria variabile troppe volte appiattita, o tenuta in ombra, dalla proiezione, sulla realtà, di un’immagine stereotipata che, per autolegittimarsi, si dichiara naturale e da sempre esistente, anche in forza dell’immutabilità della parola nel corso degli ultimi duemila e più anni. Immutabilità che, a dispetto del continuamento della forma espressiva, non c’è mai stata. Tutt’altro. Il concetto di famiglia, come molti altri elementi che costituiscono la nostra società, sì è infatti trasformato, assimilando gli esiti di pratiche e condizioni sociali differenti: è un nucleo in continua evoluzione di cui noi vediamo un frammento o pochi frammenti, isolati e transitori. Non immobili. Non unici.File | Dimensione | Formato | |
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