Si commenta il "Cantar del alma que se huelga de conocer a Dios por fe" – lirica di san Giovanni della Croce meglio conosciuta come "La fonte", da cui discende l’estribillo «Aunque es de noche» evocato sin dal titolo – in funzione della polarità memoria-speranza, d'accordo con le linee programmatiche del congresso internazionale al quale l'autrice è stata invitata a partecipare.Opportunamente rivista, integrata e annotata, quella riflessione iniziale è stata accolta come articolo per il numero della Rivista Teresianum (Rivista della Pontificia Facoltà Teologica e del Pontificio Istituto di Spiritualità) dedicato al tema: Memoria e speranza in San Giovanni della Croce. La rilettura del Cantar è accompagnata da una rapida ricostruzione del contesto storico-teologico ed estetico-poetologico in cui è stato composto. Il testo viene in particolare identificato come il momento sorgivo di quel simbolismo della notte diventato poi centrale all’intero sistema poetico e mistico giovannita e come paradigma dell’autosufficienza e autonomia del dettato poetico nella trasmissione dell’esperienza mistica.
Frattale, L. (2019). Aunque es de noche : esperienza, memoria e speranza della notte nella poesia di san Giovanni della Croce. TERESIANUM, 70, 343-361.
Aunque es de noche : esperienza, memoria e speranza della notte nella poesia di san Giovanni della Croce
FRATTALE L.
2019-10-01
Abstract
Si commenta il "Cantar del alma que se huelga de conocer a Dios por fe" – lirica di san Giovanni della Croce meglio conosciuta come "La fonte", da cui discende l’estribillo «Aunque es de noche» evocato sin dal titolo – in funzione della polarità memoria-speranza, d'accordo con le linee programmatiche del congresso internazionale al quale l'autrice è stata invitata a partecipare.Opportunamente rivista, integrata e annotata, quella riflessione iniziale è stata accolta come articolo per il numero della Rivista Teresianum (Rivista della Pontificia Facoltà Teologica e del Pontificio Istituto di Spiritualità) dedicato al tema: Memoria e speranza in San Giovanni della Croce. La rilettura del Cantar è accompagnata da una rapida ricostruzione del contesto storico-teologico ed estetico-poetologico in cui è stato composto. Il testo viene in particolare identificato come il momento sorgivo di quel simbolismo della notte diventato poi centrale all’intero sistema poetico e mistico giovannita e come paradigma dell’autosufficienza e autonomia del dettato poetico nella trasmissione dell’esperienza mistica.File | Dimensione | Formato | |
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