Provided that all the conditions set by the Law n. 194/1978 are complied with, the pregnant woman’s expression of will to undergo the voluntary termination of pregnancy (V.T.P.) is enough to prevent the abortion from being qualified as unlawful. The pregnant woman cannot be considered as the holder of a subjective right to abortion. Instead, the pregnant woman’s right to self-determination is taken into consideration in relation to the following rights: the right not to be forced to conceive or to abort; the right to verify the existence of the conditions necessary for the request of V.T.P and to consider all the possible alternatives (eg, to give birth to the child by exercising the right not to be named); the right to involve or to exclude the father of the child in case of V.T.P.; the right to access the competent facilities to be adequately informed, advised and supported, in full respect of confidentiality and without being influenced by the personal, social and economic situation.

La dichiarazione con cui la gestante esprime la volontà di sottoporsi alle procedure di interruzione volontaria della gravidanza (I.V.G.), ricorrendo tutti i presupposti previsti dalla legge n. 194/1978, rileva come fatto idoneo a impedire che l’aborto sia qualificato illecito. La gestante non può considerarsi titolare di un diritto soggettivo ad abortire. L'autodeterminazione della gestante viene invece in rilievo con riferimento al diritto di non essere costretta a concepire o ad abortire; al diritto di verificare la sussistenza dei presupposti che legittimano una richiesta di I.V.G. e a vagliare le possibili alternative (ad es., far nascere il bambino esercitando il diritto di non essere nominata); al diritto di coinvolgere o di escludere il padre del concepito in caso di possibile I.V.G.; al diritto di accedere alle strutture competenti per essere adeguatamente informata, consigliata e sostenuta, nel rispetto della riservatezza e senza essere condizionata dalla situazione personale, sociale ed economica.

Farace, D. (2018). Interruzione volontaria della gravidanza e situazioni giuridiche soggettive. RIVISTA DI DIRITTO CIVILE, 798-828.

Interruzione volontaria della gravidanza e situazioni giuridiche soggettive

FARACE, D
2018-01-01

Abstract

Provided that all the conditions set by the Law n. 194/1978 are complied with, the pregnant woman’s expression of will to undergo the voluntary termination of pregnancy (V.T.P.) is enough to prevent the abortion from being qualified as unlawful. The pregnant woman cannot be considered as the holder of a subjective right to abortion. Instead, the pregnant woman’s right to self-determination is taken into consideration in relation to the following rights: the right not to be forced to conceive or to abort; the right to verify the existence of the conditions necessary for the request of V.T.P and to consider all the possible alternatives (eg, to give birth to the child by exercising the right not to be named); the right to involve or to exclude the father of the child in case of V.T.P.; the right to access the competent facilities to be adequately informed, advised and supported, in full respect of confidentiality and without being influenced by the personal, social and economic situation.
2018
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Sì, ma tipo non specificato
Settore IUS/01 - DIRITTO PRIVATO
Italian
La dichiarazione con cui la gestante esprime la volontà di sottoporsi alle procedure di interruzione volontaria della gravidanza (I.V.G.), ricorrendo tutti i presupposti previsti dalla legge n. 194/1978, rileva come fatto idoneo a impedire che l’aborto sia qualificato illecito. La gestante non può considerarsi titolare di un diritto soggettivo ad abortire. L'autodeterminazione della gestante viene invece in rilievo con riferimento al diritto di non essere costretta a concepire o ad abortire; al diritto di verificare la sussistenza dei presupposti che legittimano una richiesta di I.V.G. e a vagliare le possibili alternative (ad es., far nascere il bambino esercitando il diritto di non essere nominata); al diritto di coinvolgere o di escludere il padre del concepito in caso di possibile I.V.G.; al diritto di accedere alle strutture competenti per essere adeguatamente informata, consigliata e sostenuta, nel rispetto della riservatezza e senza essere condizionata dalla situazione personale, sociale ed economica.
aborto autodeterminazione fatto impeditivo interruzione volontaria della gravidanza
Farace, D. (2018). Interruzione volontaria della gravidanza e situazioni giuridiche soggettive. RIVISTA DI DIRITTO CIVILE, 798-828.
Farace, D
Articolo su rivista
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Farace - Interruzione volontaria della gravidanza.pdf

accesso aperto

Licenza: Copyright dell'editore
Dimensione 288.21 kB
Formato Adobe PDF
288.21 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/219249
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact