Pittore versatile e abile disegnatore, Luigi Garzi fu celebrato dalla storiografia settecentesca per la sua lunga e operosa attività artistica all’insegna della grazia, dell’eleganza formale, dell’originalità creativa e della fine elaborazione cromatica. Nacque a Roma, dove visse e operò per quasi tutta la sua vita, formandosi giovanissimo presso Vincent Adriaenssen detto il Manciola e completando la propria educazione nelle botteghe di Salomon Backereel e di Andrea Sacchi. Fu membro e principe dell’Accademia di San Luca e reggente della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. La sua produzione, debitrice della lezione sacchiana e orientata a un classicismo emiliano e marattesco con evidenti suggestioni poussiniane, è documentata nella capitale pontificia a partire dagli anni Sessanta-Settanta del Seicento con la realizzazione delle prime opere di destinazione pubblica e privata. Si tratta di imprese che consolidarono la sua fama di impaginatore di pale d’altare e di decoratore a fresco, assicurandogli incarichi anche fuori Roma, tra cui le prestigiose commissioni napoletane degli ultimi anni del XVII secolo. In oltre ottant’anni di vita e di attività artistica, Garzi, come emerge dai contributi qui raccolti, si rivela un pittore dalle non comuni capacità ricettive, raffinato esponente della cultura figurativa del Barocco romano e intelligente anticipatore delle istanze del Rococò.
Grisolia, F., Serafinelli, G. (a cura di). (2018). Luigi Garzi 1638-1721, pittore romano. Officina Libraria.
Luigi Garzi 1638-1721, pittore romano
Francesco Grisolia
;Guendalina Serafinelli
2018-01-01
Abstract
Pittore versatile e abile disegnatore, Luigi Garzi fu celebrato dalla storiografia settecentesca per la sua lunga e operosa attività artistica all’insegna della grazia, dell’eleganza formale, dell’originalità creativa e della fine elaborazione cromatica. Nacque a Roma, dove visse e operò per quasi tutta la sua vita, formandosi giovanissimo presso Vincent Adriaenssen detto il Manciola e completando la propria educazione nelle botteghe di Salomon Backereel e di Andrea Sacchi. Fu membro e principe dell’Accademia di San Luca e reggente della Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. La sua produzione, debitrice della lezione sacchiana e orientata a un classicismo emiliano e marattesco con evidenti suggestioni poussiniane, è documentata nella capitale pontificia a partire dagli anni Sessanta-Settanta del Seicento con la realizzazione delle prime opere di destinazione pubblica e privata. Si tratta di imprese che consolidarono la sua fama di impaginatore di pale d’altare e di decoratore a fresco, assicurandogli incarichi anche fuori Roma, tra cui le prestigiose commissioni napoletane degli ultimi anni del XVII secolo. In oltre ottant’anni di vita e di attività artistica, Garzi, come emerge dai contributi qui raccolti, si rivela un pittore dalle non comuni capacità ricettive, raffinato esponente della cultura figurativa del Barocco romano e intelligente anticipatore delle istanze del Rococò.File | Dimensione | Formato | |
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