Oceans, seas and coastal areas are an integrated and essential component of the Earth's ecosystem. At the Rio +20 Conference, the states committed themselves "to protecting and restoring the health, productivity and resilience of this ecosystem complex [...]" (UN, 2012 § 158). The same Conference also indicates the green economy as a model to be followed for sustainable development (UN, 2012 § 56), also in implementation of Agenda 21 and the Millennium Development Goals (UN, 2012 § 57). Therefore, the Green Economy and the Blue Economy meet with the objective of promoting sustainable development, putting the first at the disposal of the latter, technologies and tools able to produce competitive and sustainable actions. However, while it is necessary to look at the conservation and protection of the sea, on the other, its potential use must be measured in terms of consumption of its resources. Maintaining a balance between the two aspects is an essential condition for the sustainable management of seas and coasts, through an integrated land-sea planning process able to combine competitiveness and sustainability within defined functional regions (Zunica, 1986; Prezioso, 2015 ; Kyvelou, 2017; CEMAT, 2017) characterized by complex relationships (global economic flows, climate change, natural and anthropic pressure, etc.). Given the interdependence of the economic sectors of the blue economy (tourism, energy, trade, aquaculture, marine resources, etc.) – which use shared places and infrastructures (ports, electricity distribution networks, etc.) – becomes a priority for the European Commission the need for integrated planning of maritime space, able to stimulate new investments and new jobs. Starting from the analysis of the main scientific contributions and with the support of European documents, in which green and blue economy are defined as part of the same land-sea planning process, the paper will analyze the economic, occupational and environmental impact generated by an approach systemic intersectorial to the blue economy.

Gli oceani, i mari e le aree costiere costituiscono una componente integrata ed essenziale dell'ecosistema terrestre. Gli Stati si sono impegnati, durante la Conferenza di Rio +20, “a proteggere e a ripristinarne la salute, la produttività e la resilienza di questo complesso ecosistemico […]” (ONU, 2012 § 158). La stessa Conferenza indica, inoltre, la green economy quale modello da seguire per lo sviluppo sostenibile (ONU, 2012 § 56), anche in attuazione della Agenda 21 e del Millennium Development Goals (ONU, 2012 § 57). Green economy e blue economy si incontrano quindi nel promuovere una crescita sostenibile, mettendo la prima a disposizione della seconda, tecnologie e strumenti capaci di generare azioni competitive e sostenibili. Tuttavia, se da un lato occorre guardare alla conservazione e alla tutela del mare, dall’altro va misurato il suo potenziale impiego in termini di consumo delle sue risorse. Il mantenere un equilibrio tra i due aspetti è condizione essenziale per gestire in modo sostenibile mari e coste, attraverso un processo di pianificazione integrata terra-mare capace di combinare competività e sostenibilità all’interno di regioni definite funzionali (Zunica, 1986; Prezioso, 2015; Kyvelou, 2017; CEMAT, 2017) caratterizzate da complesse relazioni (flussi economici globali, cambiamento climatico, pressione natuale ed antropica, ecc.). Data l’interdipendenza dei settori economici della blue economy (turismo, energia, commercio, acquacultura, risorse marine, ecc.) – che utilizzano luoghi e infrastrutture condivisibili (porti, reti di distribuzione dell’energia elettrica, ecc.) – diventa prioritario per la Commissione Europea il bisogno di una pianificazione integrata dello spazio marittimo, che stimoli nuovi investimenti e nuova occupazione. A partire dall’analisi dei principali contributi scientifici e con il supporto di documenti europei, in cui green e blue economy sono definiti parte del medesimo processo di pianificazione terra-mare, il paper analizzerà l’impatto economico, occupazionale ed ambientale generato da un approccio sistemico intersettoriale alla blue economy.

Coronato, M. (2018). Blue economy nella pianificazione terra-mare: un approccio sistemico intersettoriale green oriented. BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA, 162, 34-44 [10.13137/2282-572X/24403].

Blue economy nella pianificazione terra-mare: un approccio sistemico intersettoriale green oriented

Coronato M
2018-01-01

Abstract

Oceans, seas and coastal areas are an integrated and essential component of the Earth's ecosystem. At the Rio +20 Conference, the states committed themselves "to protecting and restoring the health, productivity and resilience of this ecosystem complex [...]" (UN, 2012 § 158). The same Conference also indicates the green economy as a model to be followed for sustainable development (UN, 2012 § 56), also in implementation of Agenda 21 and the Millennium Development Goals (UN, 2012 § 57). Therefore, the Green Economy and the Blue Economy meet with the objective of promoting sustainable development, putting the first at the disposal of the latter, technologies and tools able to produce competitive and sustainable actions. However, while it is necessary to look at the conservation and protection of the sea, on the other, its potential use must be measured in terms of consumption of its resources. Maintaining a balance between the two aspects is an essential condition for the sustainable management of seas and coasts, through an integrated land-sea planning process able to combine competitiveness and sustainability within defined functional regions (Zunica, 1986; Prezioso, 2015 ; Kyvelou, 2017; CEMAT, 2017) characterized by complex relationships (global economic flows, climate change, natural and anthropic pressure, etc.). Given the interdependence of the economic sectors of the blue economy (tourism, energy, trade, aquaculture, marine resources, etc.) – which use shared places and infrastructures (ports, electricity distribution networks, etc.) – becomes a priority for the European Commission the need for integrated planning of maritime space, able to stimulate new investments and new jobs. Starting from the analysis of the main scientific contributions and with the support of European documents, in which green and blue economy are defined as part of the same land-sea planning process, the paper will analyze the economic, occupational and environmental impact generated by an approach systemic intersectorial to the blue economy.
2018
Pubblicato
Rilevanza nazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore M-GGR/02 - GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
Italian
Gli oceani, i mari e le aree costiere costituiscono una componente integrata ed essenziale dell'ecosistema terrestre. Gli Stati si sono impegnati, durante la Conferenza di Rio +20, “a proteggere e a ripristinarne la salute, la produttività e la resilienza di questo complesso ecosistemico […]” (ONU, 2012 § 158). La stessa Conferenza indica, inoltre, la green economy quale modello da seguire per lo sviluppo sostenibile (ONU, 2012 § 56), anche in attuazione della Agenda 21 e del Millennium Development Goals (ONU, 2012 § 57). Green economy e blue economy si incontrano quindi nel promuovere una crescita sostenibile, mettendo la prima a disposizione della seconda, tecnologie e strumenti capaci di generare azioni competitive e sostenibili. Tuttavia, se da un lato occorre guardare alla conservazione e alla tutela del mare, dall’altro va misurato il suo potenziale impiego in termini di consumo delle sue risorse. Il mantenere un equilibrio tra i due aspetti è condizione essenziale per gestire in modo sostenibile mari e coste, attraverso un processo di pianificazione integrata terra-mare capace di combinare competività e sostenibilità all’interno di regioni definite funzionali (Zunica, 1986; Prezioso, 2015; Kyvelou, 2017; CEMAT, 2017) caratterizzate da complesse relazioni (flussi economici globali, cambiamento climatico, pressione natuale ed antropica, ecc.). Data l’interdipendenza dei settori economici della blue economy (turismo, energia, commercio, acquacultura, risorse marine, ecc.) – che utilizzano luoghi e infrastrutture condivisibili (porti, reti di distribuzione dell’energia elettrica, ecc.) – diventa prioritario per la Commissione Europea il bisogno di una pianificazione integrata dello spazio marittimo, che stimoli nuovi investimenti e nuova occupazione. A partire dall’analisi dei principali contributi scientifici e con il supporto di documenti europei, in cui green e blue economy sono definiti parte del medesimo processo di pianificazione terra-mare, il paper analizzerà l’impatto economico, occupazionale ed ambientale generato da un approccio sistemico intersettoriale alla blue economy.
Land-sea integrate plan, Macro-regions, Governance, Blue economy, Green economy
Pianificazione integrazione terra-mare, Macro-regione, Governance, Blue economy, Green economy
https://www.openstarts.units.it/handle/10077/24403
Coronato, M. (2018). Blue economy nella pianificazione terra-mare: un approccio sistemico intersettoriale green oriented. BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA, 162, 34-44 [10.13137/2282-572X/24403].
Coronato, M
Articolo su rivista
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
26_AIC_164_Coronato.pdf

accesso aperto

Licenza: Non specificato
Dimensione 1.71 MB
Formato Adobe PDF
1.71 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/215803
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact