La dichiarazione “Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development” (2015) sottolinea che lo sviluppo sostenibile vada analizzato nella sua dimensione economica, sociale ed ambientale lavorando sui principi dell’integrazione (tra le dimensioni), dell’universalità dei paesi (siamo tutti paesi in via di sviluppo sostenibile) e della partecipazione degli attori territoriali, sia appartenenti alla società civile che alle public bodies. Occorre quindi un approccio di tipo territoriale capace di contemplare contemporaneamente tutte le dimensioni di cui esso si compone. Dall’integrazione delle sue dimensioni emerge il problema della misura della sostenibilità, soprattutto in relazione ai suoi valori soglia. Se per quanto riguarda la dimensione economica ed ambientale, letteratura e strumenti di natura statistico–probabilistico stabiliscono il limite all’uso delle risorse ed alla loro capacità di rigenerarsi, la dimensione sociale crea non pochi problemi in quanto se è noto, ad esempio, che l’organismo umano non può vivere al di sotto di un certo livello di ossigeno, più difficile è stabilire quale è la soglia di povertà, della disoccupazione, dell’esclusione sociale (a livello globale) oltre il quale si potrebbe generare l’insostenibilità sociale. Ecco quindi la necessità di progettare contemporaneamente gli equilibri ecologici, modificare i modelli di produzione e consumo, promuovere l’ecoefficienza, ristabilire gli elementi di equità sociale. L’attenzione all’equità sociale è esplicitamente richiamata dall’UE e dalle Nazioni Unite anche in relazione alle politiche di green economy il che porta inevitabilmente a studiarla alla luce di indicatori che oltre alla sfera socio economica guardano le relazioni con l’ambiente e con gli ecosistemi in un approccio territorialista da studiare ricorrendo a modelli di sviluppo capaci di misurare il capitale territoriale iniziale e finale in relazione alle scelte di policy secondo un modello di Territorial Impact Assessment. Il paper determinerà quindi indicatori della green economy alla luce degli indirizzi europei della Europe 2020 strategy e della Agenda 2030.

Coronato, M. (2018). La dimensione sostenibile della green economy. Indicatori di equità sociale in relazione alle politiche di sviluppo sostenibile green. In Prezioso M (a cura di), Capitale umano e valore aggiunto territoriale (pp. 121-137). Collana di Geografia, Roma:aracne.

La dimensione sostenibile della green economy. Indicatori di equità sociale in relazione alle politiche di sviluppo sostenibile green

Coronato M.
2018-01-01

Abstract

La dichiarazione “Transforming our world: the 2030 Agenda for Sustainable Development” (2015) sottolinea che lo sviluppo sostenibile vada analizzato nella sua dimensione economica, sociale ed ambientale lavorando sui principi dell’integrazione (tra le dimensioni), dell’universalità dei paesi (siamo tutti paesi in via di sviluppo sostenibile) e della partecipazione degli attori territoriali, sia appartenenti alla società civile che alle public bodies. Occorre quindi un approccio di tipo territoriale capace di contemplare contemporaneamente tutte le dimensioni di cui esso si compone. Dall’integrazione delle sue dimensioni emerge il problema della misura della sostenibilità, soprattutto in relazione ai suoi valori soglia. Se per quanto riguarda la dimensione economica ed ambientale, letteratura e strumenti di natura statistico–probabilistico stabiliscono il limite all’uso delle risorse ed alla loro capacità di rigenerarsi, la dimensione sociale crea non pochi problemi in quanto se è noto, ad esempio, che l’organismo umano non può vivere al di sotto di un certo livello di ossigeno, più difficile è stabilire quale è la soglia di povertà, della disoccupazione, dell’esclusione sociale (a livello globale) oltre il quale si potrebbe generare l’insostenibilità sociale. Ecco quindi la necessità di progettare contemporaneamente gli equilibri ecologici, modificare i modelli di produzione e consumo, promuovere l’ecoefficienza, ristabilire gli elementi di equità sociale. L’attenzione all’equità sociale è esplicitamente richiamata dall’UE e dalle Nazioni Unite anche in relazione alle politiche di green economy il che porta inevitabilmente a studiarla alla luce di indicatori che oltre alla sfera socio economica guardano le relazioni con l’ambiente e con gli ecosistemi in un approccio territorialista da studiare ricorrendo a modelli di sviluppo capaci di misurare il capitale territoriale iniziale e finale in relazione alle scelte di policy secondo un modello di Territorial Impact Assessment. Il paper determinerà quindi indicatori della green economy alla luce degli indirizzi europei della Europe 2020 strategy e della Agenda 2030.
2018
Settore M-GGR/02 - GEOGRAFIA ECONOMICO-POLITICA
Italian
Rilevanza nazionale
Articolo scientifico in atti di convegno
Green economy, sviluppo sostenibile, indicatori di green economy
Coronato, M. (2018). La dimensione sostenibile della green economy. Indicatori di equità sociale in relazione alle politiche di sviluppo sostenibile green. In Prezioso M (a cura di), Capitale umano e valore aggiunto territoriale (pp. 121-137). Collana di Geografia, Roma:aracne.
Coronato, M
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