The contract between the components of the «Government for Change» and the statute of the MoVimento Cinque Stelle (M5S) parliamentary group call into question Article 67 of the Constitution, under which each member of parliament shall carry out his or her duties without any mandate being binding upon him or her, a provision introduced to oppose the phenomenon of Trasformismo. But can political representation be privatized? Can the political direction be the subject of a contractual agreement, such that the holders of parliamentary office will self-regulate by willingly agreeing to bend their freedom of political mandate? Having investigated the independence of parliamentarians and the close links with party discipline, the article focuses on adjustments to the Trasformista trend. This demonstrates that contractual adjustments are unconstitutional because the MP does not «possess» his or her status, and is not entitled to agree to suffer sanctions in the event of non-compliance with the instructions received. On the other hand, the institutional corrective measures — such as the parliamentary regulations — are effective and legitimate because, while protecting the free formation of individual parliamentary intention, they rationalize the relationship between the member of the Chamber and the group to which they belong.

Il contratto per il governo del cambiamento e lo statuto del gruppo parlamentare M5S mettono in discussione l’articolo 67 della Costituzione, in forza del quale ogni parlamentare esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato per contrastare il fenomeno del trasformismo. Ma può essere privatizzata la rappresentanza politica? Può essere contrattualizzato l’indirizzo politico in modo che il titolare dell’ufficio parlamentare si autoregolamenti aderendo volontariamente a piegare la propria libertà di mandato politico? Indagata l’indipendenza dei parlamentari e le strette connessioni con la disciplina di partito, l’articolo si sofferma sui correttivi alla tendenza trasformistica. Si dimostra in questo modo che i correttivi contrattuali sono illegittimi costituzionalmente perché il parlamentare non dispone del suo status e non è legittimato ad accettare di sottostare a sanzioni in caso di inottemperanza alle indicazioni ricevute. Mentre i correttivi di stampo istituzionale — come i regolamenti parlamentari — sono efficaci e legittimi perché, pur tutelando il libero formarsi della volontà del singolo parlamentare, razionalizzano il rapporto tra membro della Camera e gruppo di appartenenza.

Macchia, M. (2019). IL MANDATO PARLAMENTARE TRA “CONTRATTUALIZZAZIONE” E RISCHI DI TRASFORMISMO. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PUBBLICO(2), 559-589.

IL MANDATO PARLAMENTARE TRA “CONTRATTUALIZZAZIONE” E RISCHI DI TRASFORMISMO

macchia
2019-01-01

Abstract

The contract between the components of the «Government for Change» and the statute of the MoVimento Cinque Stelle (M5S) parliamentary group call into question Article 67 of the Constitution, under which each member of parliament shall carry out his or her duties without any mandate being binding upon him or her, a provision introduced to oppose the phenomenon of Trasformismo. But can political representation be privatized? Can the political direction be the subject of a contractual agreement, such that the holders of parliamentary office will self-regulate by willingly agreeing to bend their freedom of political mandate? Having investigated the independence of parliamentarians and the close links with party discipline, the article focuses on adjustments to the Trasformista trend. This demonstrates that contractual adjustments are unconstitutional because the MP does not «possess» his or her status, and is not entitled to agree to suffer sanctions in the event of non-compliance with the instructions received. On the other hand, the institutional corrective measures — such as the parliamentary regulations — are effective and legitimate because, while protecting the free formation of individual parliamentary intention, they rationalize the relationship between the member of the Chamber and the group to which they belong.
2019
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore IUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO
Italian
Il contratto per il governo del cambiamento e lo statuto del gruppo parlamentare M5S mettono in discussione l’articolo 67 della Costituzione, in forza del quale ogni parlamentare esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato per contrastare il fenomeno del trasformismo. Ma può essere privatizzata la rappresentanza politica? Può essere contrattualizzato l’indirizzo politico in modo che il titolare dell’ufficio parlamentare si autoregolamenti aderendo volontariamente a piegare la propria libertà di mandato politico? Indagata l’indipendenza dei parlamentari e le strette connessioni con la disciplina di partito, l’articolo si sofferma sui correttivi alla tendenza trasformistica. Si dimostra in questo modo che i correttivi contrattuali sono illegittimi costituzionalmente perché il parlamentare non dispone del suo status e non è legittimato ad accettare di sottostare a sanzioni in caso di inottemperanza alle indicazioni ricevute. Mentre i correttivi di stampo istituzionale — come i regolamenti parlamentari — sono efficaci e legittimi perché, pur tutelando il libero formarsi della volontà del singolo parlamentare, razionalizzano il rapporto tra membro della Camera e gruppo di appartenenza.
Macchia, M. (2019). IL MANDATO PARLAMENTARE TRA “CONTRATTUALIZZAZIONE” E RISCHI DI TRASFORMISMO. RIVISTA TRIMESTRALE DI DIRITTO PUBBLICO(2), 559-589.
Macchia, M
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