Diderot è un grande costruttore di metafore in filosofia. La prima fonte d’ispirazione del génie de la métaphore è stata senz’altro il mondo delle arti meccaniche e di quelli che Diderot chiamò, nelle Pensées sur l’Interprétation de la nature (1753), i manouvriers d’expériences. Le figure dell’artista meccanico e del «filosofo manovriero», concentrate nei manouvriers, si sovrappongono anche nella concezione diderotiana della poiesi, in nome del principio d’unità di teoria e prassi nell’agire formativo in generale, a più riprese riaffermato fin dalle opere della giovinezza. I «manovrieri d’esperienza» sono tanto i buoni artisti meccanici, cioè i buoni artigiani che sanno ben pensare e ben parlare della loro arte, quanto i filosofi sperimentali che fanno uso di strumenti e macchine per le loro scoperte. Galileo e Bacone, pur non menzionati nelle Pensées, insieme a Newton – ricordato invece per il suo prisma e in molti altri luoghi –, sono i modelli di tale filosofo sperimentale
Quintili, P. (2014). Metafore del meccanico nel pensiero di Diderot. Arti e tecniche. AISTHESIS, 7(2), 93-107 [10.13128/Aisthesis-15292].
Metafore del meccanico nel pensiero di Diderot. Arti e tecniche
Paolo QuintiliWriting – Review & Editing
2014-01-01
Abstract
Diderot è un grande costruttore di metafore in filosofia. La prima fonte d’ispirazione del génie de la métaphore è stata senz’altro il mondo delle arti meccaniche e di quelli che Diderot chiamò, nelle Pensées sur l’Interprétation de la nature (1753), i manouvriers d’expériences. Le figure dell’artista meccanico e del «filosofo manovriero», concentrate nei manouvriers, si sovrappongono anche nella concezione diderotiana della poiesi, in nome del principio d’unità di teoria e prassi nell’agire formativo in generale, a più riprese riaffermato fin dalle opere della giovinezza. I «manovrieri d’esperienza» sono tanto i buoni artisti meccanici, cioè i buoni artigiani che sanno ben pensare e ben parlare della loro arte, quanto i filosofi sperimentali che fanno uso di strumenti e macchine per le loro scoperte. Galileo e Bacone, pur non menzionati nelle Pensées, insieme a Newton – ricordato invece per il suo prisma e in molti altri luoghi –, sono i modelli di tale filosofo sperimentaleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.