BACKGROUND: I comportamenti accademici disonesti sono ampiamente diffusi e documentati nel mondo accademico di molti paesi (Diekhoff et al, 1996;. McCabe, 2001). Per le componenti etiche della professione Infermieristica, si potrebbe presumere che la disonestà accademica sia meno frequente negli studenti Infermieri rispetto a studenti di altre discipline, tuttavia, numerosi studi dimostrano che il trend dei comportamenti disonesti sembra essere simile tra gli studenti universitari infermieri e quelli di altre discipline (Arhin, 2009; Bailey, 2001; Fontana, 2009; Hart & Morgan, 2010; Hilbert, 1985; Hilbert, 1988; Langone, 2007; McCabe, 2009; McCrink, 2008; Wilkinson, 2009; Klocko, 2014; Park, 2013; Park, 2014). E’ noto inoltre in letteratura, che i comportamenti di cheating in ambito accademico, sono associati e influenzati non solo da fattori individuali, come le convinzioni etiche o valori personali, ma entrano in gioco anche importanti fattori contestuali come la percezione diffusa del barare dei compagni, l'atmosfera della istituzione universitaria, o atteggiamenti e comportamenti dei colleghi di corso (Park, 2013; Harding et al., 2004; McCabe, 2001). Il rischio di estendere tali comportamenti accademici nella pratica clinica dopo la laurea e nel futuro professionale, determina una forte preoccupazione tra i formatori. Infatti molti studi dimostrano che gli studenti infermieri che hanno “barato” in classe, hanno maggiore probabilità di manipolare i dati clinici nel loro futuro lavoro rispetto ai non-cheaters (Anderson and Obenshain, 1994; Gaberson, 1997; Harding et al., 2004; Harper, 2006; Hilbert, 1988; Park, 2013, 2014). Anche Kenny (2007) e Laduke (2013), nei loro studi hanno evidenziato un legame tra fra comportamenti accademicamente disonesti e comportamenti professionali non etici. A supporto di ciò, secondo alcuni autori, il maggior predittore di disonestà accademica in ambito clinico consiste nell’aver già barato in aula durante le sessioni di esami (Park,2014). SCOPI: Ritenendo opportuno estendere al contesto Universitario italiano lo studio del fenomeno della disonestà accademica nei Corsi di Laurea in Infermieristica in una prospettiva longitudinale, anche per meglio comprendere alcune variabili relative al contesto e al background individuale degli studenti di Infermieristica, ed al fine di monitorizzarle nei tempi successivi dello studio longitudinale, gli obiettivi dello studio sono: 1. Esaminare il background degli studenti rispetto alle motivazioni e relazioni fra conoscenze pregresse dell’infermieristica e competenze anticipate al Time 0 dello studio longitudinale. 2. Sviluppare una scala specifica, attraverso uno studio preliminare al fine di esaminarne le proprietà psicometriche, che misuri la qualità percepita del Corso di Laurea in Infermieristica, utile a monitorizzare la qualità percepita del contesto accademico. Lo strumento è stato successivamente introdotto dal Time 1 dello studio longitudinale e utilizzato fino al termine della progressione delle coorti. 3. Sviluppare ed esaminare le proprietà psicometriche di una scala specifica, attraverso uno studio preliminare, che misuri la sensibilità etica degli studenti, utile a monitorizzare la maturità etica acquisita, introdotta dal Time 2 dello studio longitudinale e fino al termine della progressione delle coorti. METODO: I dati presentati in questo studio, sono parte di un progetto longitudinale prospettico italiano in corso, su 2-coorti di studenti di infermieristica iscritti alle 17 Sedi del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università Tor Vergata di Roma. La raccolta dei dati è iniziata nell’A.A. 2011/2012. I dati sono stati poi raccolti annualmente, a seguito della prima coorte di studenti durante il percorso formativo dei tre anni. Una raccolta di dati su un secondo gruppo di studenti è iniziato nell’A.A. 2012/2013 a caduta, seguendo la stessa procedura. Il campione di convenienza, è costituito da due Coorti di studenti, e rappresenta tutta la popolazione degli studenti di Infermieristica di Tor Vergata. RISULTATI: Il primo studio, circa il background degli studenti, ha fornito informazioni valide al fine di delinearne il profilo. Dall’analisi della varianza e delle correlazioni emerge che come riportato in letteratura gli studenti sono spinti prevalentemente da un interesse genuino. Inoltre più gli studenti sono motivati da un interesse genuino più sono consapevoli delle attività professionali proprie del nursing e si sentono anche in grado di poter gestire le varie attività. Il secondo studio, ha rilevato che lo strumento testato nello studio preliminare, QBN 2, ha buone proprietà psicometriche nel misurare la qualità percepita del Corso di Laurea in Infermieristica. La coerenza interna dello strumento è risultata elevata, con un coefficiente α di Cronbach di .937 sul totale dei 65 items. Dall’analisi fattoriale esplorativa, la struttura fattoriale si compone di 7 dimensioni, circa l’affidabilità della scala, la coerenza interna è stata soddisfacente per ogni fattore del QBN 2, i coefficienti α di Cronbach vanno da .94 per la qualità dei docenti a .76 per il fattore identità e appartenenza. Il terzo studio, ha indicato che lo strumento testato nello studio preliminare, ESS-UNS, presenta buone proprietà psicometriche nel misurare la sensibilità etica degli studenti. L’attendibilità dello strumento, che è stata testata tramite la misura della coerenza interna della scala calcolando l’Alfa di Cronbach, ha riportato un’ottima attendibilità. Inoltre, lo studio ha permesso di affermare, in linea con la letteratura, che la maturità e relativa formazione etica appresa, incide significativamente sulla sensibilità etica degli studenti in misura crescente rispetto all’anno di corso frequentato. Infine, i risultati preliminari al tempo 2 dallo studio ancora in progress sul fenomeno della disonestà accademica nella coorte di studenti di infermieristica presa in esame, emerge che nel campione longitudinale considerato in tale studio non si apprezzano cambiamenti significativi nei comportamenti di cheating auto-riportati o percepiti da parte degli altri attraverso i tempi considerati, per cui possono essere considerati comportamenti che tendono a rimanere stabili nel tempo. Inoltre emerge che, oltre ad essere contraddittoria una relazione significativa tra genere e comportamenti disonesti, i risultati convergono nel delineare come più gli studenti sono adulti meno si tendono a mettere in atto tali comportamenti. Pertanto, lo studio prevede la sua prosecuzione attraverso il monitoraggio dei fattori individuali e contestuali, attraverso gli strumenti testati nella fase preliminare nelle due coorti di studenti di infermieristica fino a fine progressione delle stesse, al fine di indagare la loro relazione con i comportamenti di disonestà accademica.

(2014). Gli studenti di Infermieristica e il fenomeno della disonestà accademica in una prospettiva longitudinale: studi preliminari, di background e di contesto.

Gli studenti di Infermieristica e il fenomeno della disonestà accademica in una prospettiva longitudinale: studi preliminari, di background e di contesto

MACALE, LOREANA
2014-01-01

Abstract

BACKGROUND: I comportamenti accademici disonesti sono ampiamente diffusi e documentati nel mondo accademico di molti paesi (Diekhoff et al, 1996;. McCabe, 2001). Per le componenti etiche della professione Infermieristica, si potrebbe presumere che la disonestà accademica sia meno frequente negli studenti Infermieri rispetto a studenti di altre discipline, tuttavia, numerosi studi dimostrano che il trend dei comportamenti disonesti sembra essere simile tra gli studenti universitari infermieri e quelli di altre discipline (Arhin, 2009; Bailey, 2001; Fontana, 2009; Hart & Morgan, 2010; Hilbert, 1985; Hilbert, 1988; Langone, 2007; McCabe, 2009; McCrink, 2008; Wilkinson, 2009; Klocko, 2014; Park, 2013; Park, 2014). E’ noto inoltre in letteratura, che i comportamenti di cheating in ambito accademico, sono associati e influenzati non solo da fattori individuali, come le convinzioni etiche o valori personali, ma entrano in gioco anche importanti fattori contestuali come la percezione diffusa del barare dei compagni, l'atmosfera della istituzione universitaria, o atteggiamenti e comportamenti dei colleghi di corso (Park, 2013; Harding et al., 2004; McCabe, 2001). Il rischio di estendere tali comportamenti accademici nella pratica clinica dopo la laurea e nel futuro professionale, determina una forte preoccupazione tra i formatori. Infatti molti studi dimostrano che gli studenti infermieri che hanno “barato” in classe, hanno maggiore probabilità di manipolare i dati clinici nel loro futuro lavoro rispetto ai non-cheaters (Anderson and Obenshain, 1994; Gaberson, 1997; Harding et al., 2004; Harper, 2006; Hilbert, 1988; Park, 2013, 2014). Anche Kenny (2007) e Laduke (2013), nei loro studi hanno evidenziato un legame tra fra comportamenti accademicamente disonesti e comportamenti professionali non etici. A supporto di ciò, secondo alcuni autori, il maggior predittore di disonestà accademica in ambito clinico consiste nell’aver già barato in aula durante le sessioni di esami (Park,2014). SCOPI: Ritenendo opportuno estendere al contesto Universitario italiano lo studio del fenomeno della disonestà accademica nei Corsi di Laurea in Infermieristica in una prospettiva longitudinale, anche per meglio comprendere alcune variabili relative al contesto e al background individuale degli studenti di Infermieristica, ed al fine di monitorizzarle nei tempi successivi dello studio longitudinale, gli obiettivi dello studio sono: 1. Esaminare il background degli studenti rispetto alle motivazioni e relazioni fra conoscenze pregresse dell’infermieristica e competenze anticipate al Time 0 dello studio longitudinale. 2. Sviluppare una scala specifica, attraverso uno studio preliminare al fine di esaminarne le proprietà psicometriche, che misuri la qualità percepita del Corso di Laurea in Infermieristica, utile a monitorizzare la qualità percepita del contesto accademico. Lo strumento è stato successivamente introdotto dal Time 1 dello studio longitudinale e utilizzato fino al termine della progressione delle coorti. 3. Sviluppare ed esaminare le proprietà psicometriche di una scala specifica, attraverso uno studio preliminare, che misuri la sensibilità etica degli studenti, utile a monitorizzare la maturità etica acquisita, introdotta dal Time 2 dello studio longitudinale e fino al termine della progressione delle coorti. METODO: I dati presentati in questo studio, sono parte di un progetto longitudinale prospettico italiano in corso, su 2-coorti di studenti di infermieristica iscritti alle 17 Sedi del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università Tor Vergata di Roma. La raccolta dei dati è iniziata nell’A.A. 2011/2012. I dati sono stati poi raccolti annualmente, a seguito della prima coorte di studenti durante il percorso formativo dei tre anni. Una raccolta di dati su un secondo gruppo di studenti è iniziato nell’A.A. 2012/2013 a caduta, seguendo la stessa procedura. Il campione di convenienza, è costituito da due Coorti di studenti, e rappresenta tutta la popolazione degli studenti di Infermieristica di Tor Vergata. RISULTATI: Il primo studio, circa il background degli studenti, ha fornito informazioni valide al fine di delinearne il profilo. Dall’analisi della varianza e delle correlazioni emerge che come riportato in letteratura gli studenti sono spinti prevalentemente da un interesse genuino. Inoltre più gli studenti sono motivati da un interesse genuino più sono consapevoli delle attività professionali proprie del nursing e si sentono anche in grado di poter gestire le varie attività. Il secondo studio, ha rilevato che lo strumento testato nello studio preliminare, QBN 2, ha buone proprietà psicometriche nel misurare la qualità percepita del Corso di Laurea in Infermieristica. La coerenza interna dello strumento è risultata elevata, con un coefficiente α di Cronbach di .937 sul totale dei 65 items. Dall’analisi fattoriale esplorativa, la struttura fattoriale si compone di 7 dimensioni, circa l’affidabilità della scala, la coerenza interna è stata soddisfacente per ogni fattore del QBN 2, i coefficienti α di Cronbach vanno da .94 per la qualità dei docenti a .76 per il fattore identità e appartenenza. Il terzo studio, ha indicato che lo strumento testato nello studio preliminare, ESS-UNS, presenta buone proprietà psicometriche nel misurare la sensibilità etica degli studenti. L’attendibilità dello strumento, che è stata testata tramite la misura della coerenza interna della scala calcolando l’Alfa di Cronbach, ha riportato un’ottima attendibilità. Inoltre, lo studio ha permesso di affermare, in linea con la letteratura, che la maturità e relativa formazione etica appresa, incide significativamente sulla sensibilità etica degli studenti in misura crescente rispetto all’anno di corso frequentato. Infine, i risultati preliminari al tempo 2 dallo studio ancora in progress sul fenomeno della disonestà accademica nella coorte di studenti di infermieristica presa in esame, emerge che nel campione longitudinale considerato in tale studio non si apprezzano cambiamenti significativi nei comportamenti di cheating auto-riportati o percepiti da parte degli altri attraverso i tempi considerati, per cui possono essere considerati comportamenti che tendono a rimanere stabili nel tempo. Inoltre emerge che, oltre ad essere contraddittoria una relazione significativa tra genere e comportamenti disonesti, i risultati convergono nel delineare come più gli studenti sono adulti meno si tendono a mettere in atto tali comportamenti. Pertanto, lo studio prevede la sua prosecuzione attraverso il monitoraggio dei fattori individuali e contestuali, attraverso gli strumenti testati nella fase preliminare nelle due coorti di studenti di infermieristica fino a fine progressione delle stesse, al fine di indagare la loro relazione con i comportamenti di disonestà accademica.
2014
2014/2015
Scienze infermieristiche
27.
academic cheating; academic misconduct; academic dishonesty; undergraduate nursing student; academic integrity
Settore MED/45 - SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI, CLINICHE E PEDIATRICHE
Italian
Tesi di dottorato
(2014). Gli studenti di Infermieristica e il fenomeno della disonestà accademica in una prospettiva longitudinale: studi preliminari, di background e di contesto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/210560
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