Un interrogativo ha ispirato le ‘riflessioni’ che seguono: se il futuro della Geografia italiana – per cui e da cui ci si aspettano risposte concrete in tempi brevissimi – si leghi a quello delle politiche pubbliche innovative per il Paese. La risposta sembrerebbe implicitamente contenuta nelle più recenti pubblicazioni di settore, a conferma che, anche per l’Italia, è giunto il tempo della partecipazione della geografia alle public choices. Negli Stati Uniti e in Europa Geography matters! per progettare il futuro. Vi si ricorre per le riconosciute capacità di individuare e sostenere diversità e nuovi tipi economico-territoriali e di proporre soluzioni interpretative e indicative endogene e originali. Con la stessa convinzione, l’Unione europea attinge al metodo geografico considerandolo il più utile e completo a definire i contenuti di una nuova politica di coesione post 2020 (VI Cohesion Report 2014). Un metodo che, per disegnare prospettive e costruire scenari, individua le ‘tipicità territoriali’, sistemiche e funzionali, per tornare ad essere competitivi in sostenibilità, rafforzando la propensione alla cooperazione della base territoriale europea (macroregioni).
Prezioso, M. (2019). Barometro geografico. Sfide al cambiamento nella geografia italiana. In Franco Salvatori (a cura di), L’apporto della Geografia tra rivoluzioni e riforme (pp. 3131-3135). Roma : AGeI.
Barometro geografico. Sfide al cambiamento nella geografia italiana
Prezioso, Maria
2019-02-01
Abstract
Un interrogativo ha ispirato le ‘riflessioni’ che seguono: se il futuro della Geografia italiana – per cui e da cui ci si aspettano risposte concrete in tempi brevissimi – si leghi a quello delle politiche pubbliche innovative per il Paese. La risposta sembrerebbe implicitamente contenuta nelle più recenti pubblicazioni di settore, a conferma che, anche per l’Italia, è giunto il tempo della partecipazione della geografia alle public choices. Negli Stati Uniti e in Europa Geography matters! per progettare il futuro. Vi si ricorre per le riconosciute capacità di individuare e sostenere diversità e nuovi tipi economico-territoriali e di proporre soluzioni interpretative e indicative endogene e originali. Con la stessa convinzione, l’Unione europea attinge al metodo geografico considerandolo il più utile e completo a definire i contenuti di una nuova politica di coesione post 2020 (VI Cohesion Report 2014). Un metodo che, per disegnare prospettive e costruire scenari, individua le ‘tipicità territoriali’, sistemiche e funzionali, per tornare ad essere competitivi in sostenibilità, rafforzando la propensione alla cooperazione della base territoriale europea (macroregioni).File | Dimensione | Formato | |
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