Cytomorphology (CM) of cerebrospinal fluid (CSF) fails to demonstrate malignant cells in up to 45% of patients in whom leptomeningeal disease is present. Flow cytometry (FC) is considered more sensitive than CM, but clinical implications of FC positivity/CM negativity are not established. CSF samples from 81 patients with haematologic malignancies were examined by CM and FC. Overall, 26 (32%) of 81 cases were FC positive; of these 26, 9 (35%) were also CM positive(FCpos/CMpos) while 17 (65%) were CM negative (FCpos/CMneg) (p=0.00002). Of 17 FCpos/CMneg patients, 7 were affected with various forms of aggressive lymphoproliferative disorders and 10 with acute myeloid leukaemia (AML). Five patients (71%) of 7 with lymphoproliferative diseases developed overt central nervous system (CNS) disease whereas only 1 (10%) of 10 patients with AML experienced overt leukaemic meningitis. None of FCneg/CMneg patients experienced overt CNS disease (p<0.0001). FCpos/CMneg patients showed a significantly shorter overall survival (OS) as compared to FCneg/CMneg cases (p=0.02). In conclusion our data suggest that in lymphoid malignancies, FC significantly improves detection of leptomeningeal occult localization and predict overt disease, conversely in AML, FC positivity does not appear to have clinical significance, likely due to the use of ARAC based regimens and biology of disease.

Scopo del lavoro. L’analisi citomorfologica (CM) del liquor cefalorachidiano (LCR) fallisce nell’evidenziare la presenza di cellule maligne in circa il 45% dei casi, mentre l’analisi citofluorimetrica (CFM) sembra essere più sensibile nella rilevazione di cellule neoplastiche nel liquor. L’obbiettivo del nostro studio è stato quello di valutare la superiorità della CFM rispetto alla CM nella diagnosi di localizzazione meningea nelle patologie ematologiche, e di valutare, inoltre, l’impatto clinico della positività dell’ esame citofluorimetrico in assenza di cellule blastiche morfologicamente riconoscibili. Materiali e metodi. Sono stati pertanto analizzati 81 campioni di LCR di pazienti affetti da neoplasie ematologiche: 39 pazienti con Leucemia Mieloide Acuta (LMA), 13 Leucemia Linfatica Acuta-B (LLA-B), 2 Leucemia/Linfoma linfoblastico T (LL-T), 2 Linfoma di Burkitt (LB), 1 Leucemia Plasmacellulare (LP), e 17 Linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cellule B (LNH-GC). I campioni sono stati studiati mediante: esame chimico, conta cellulare, CM e CMF. Risultati. Ventisei campioni sono risultati essere CFM positivi, di questi 9 (35%) risultavano essere anche CM positivi (CFMpos/CMpos), invece 17 (65%) erano CM negativi (CFMpos/CMneg). Dei 17 pazienti (CFMpos/CMneg) 7 erano affetti da disordini linfoproliferativi aggressivi e 10 da Leucemia Mieloide Acuta (LMA), 5 (71%) dei 7 pazienti affetti da disordini linfoproliferativi hanno sviluppato recidiva meningea manifesta nonostante la somministrazione profilattica di farmaci per via intratecale, e solo 1 (10%) dei 10 pazienti affetti da LMA, è andato incontro a recidiva al SNC, sebbene non sia stata effettuata nessuna profilassi in questo gruppo di pazienti. Nessuno tra i pazienti CFM negativi ha sviluppato recidiva meningea (p<0.0001). Abbiamo inoltre osservato una differenza statisticamente significativa nella sopravvivenza globale (SG) con una più lunga SG nei pazienti doppi negativi e una più breve SG in quelli doppi positivi. I pz (CFMpos/CMneg) mostravano una SG intermedia (p=0.02) Discussione e conclusioni. Il nostro studio conferma la maggiore sensibilità della CFM rispetto alla CM nell’analisi del LCR. In particolare, nelle patologie linfoproliferative la citofluorometria sembra incrementare la diagnosi di localizzazioni leptomeningee occulte e predire lo sviluppo di meningosi conclamate. Di contro, il significato della sola positività della CFM nelle LMA non sembra avere lo stesso impatto clinico e questo potrebbe dipendere dalle caratteristiche biologiche della malattia stessa e dai regimi terapeutici basati sull’uso della Citarabina ad alte dosi o in infusione continua nelle LMA.

(2009). L’uso della citometria a flusso facilita la diagnosi di meningosi occulta nelle neoplasie ematologiche.

L’uso della citometria a flusso facilita la diagnosi di meningosi occulta nelle neoplasie ematologiche

OTTAVIANI, LICIA
2009-01-01

Abstract

Cytomorphology (CM) of cerebrospinal fluid (CSF) fails to demonstrate malignant cells in up to 45% of patients in whom leptomeningeal disease is present. Flow cytometry (FC) is considered more sensitive than CM, but clinical implications of FC positivity/CM negativity are not established. CSF samples from 81 patients with haematologic malignancies were examined by CM and FC. Overall, 26 (32%) of 81 cases were FC positive; of these 26, 9 (35%) were also CM positive(FCpos/CMpos) while 17 (65%) were CM negative (FCpos/CMneg) (p=0.00002). Of 17 FCpos/CMneg patients, 7 were affected with various forms of aggressive lymphoproliferative disorders and 10 with acute myeloid leukaemia (AML). Five patients (71%) of 7 with lymphoproliferative diseases developed overt central nervous system (CNS) disease whereas only 1 (10%) of 10 patients with AML experienced overt leukaemic meningitis. None of FCneg/CMneg patients experienced overt CNS disease (p<0.0001). FCpos/CMneg patients showed a significantly shorter overall survival (OS) as compared to FCneg/CMneg cases (p=0.02). In conclusion our data suggest that in lymphoid malignancies, FC significantly improves detection of leptomeningeal occult localization and predict overt disease, conversely in AML, FC positivity does not appear to have clinical significance, likely due to the use of ARAC based regimens and biology of disease.
2009
2009/2010
Ematologia
23.
Scopo del lavoro. L’analisi citomorfologica (CM) del liquor cefalorachidiano (LCR) fallisce nell’evidenziare la presenza di cellule maligne in circa il 45% dei casi, mentre l’analisi citofluorimetrica (CFM) sembra essere più sensibile nella rilevazione di cellule neoplastiche nel liquor. L’obbiettivo del nostro studio è stato quello di valutare la superiorità della CFM rispetto alla CM nella diagnosi di localizzazione meningea nelle patologie ematologiche, e di valutare, inoltre, l’impatto clinico della positività dell’ esame citofluorimetrico in assenza di cellule blastiche morfologicamente riconoscibili. Materiali e metodi. Sono stati pertanto analizzati 81 campioni di LCR di pazienti affetti da neoplasie ematologiche: 39 pazienti con Leucemia Mieloide Acuta (LMA), 13 Leucemia Linfatica Acuta-B (LLA-B), 2 Leucemia/Linfoma linfoblastico T (LL-T), 2 Linfoma di Burkitt (LB), 1 Leucemia Plasmacellulare (LP), e 17 Linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cellule B (LNH-GC). I campioni sono stati studiati mediante: esame chimico, conta cellulare, CM e CMF. Risultati. Ventisei campioni sono risultati essere CFM positivi, di questi 9 (35%) risultavano essere anche CM positivi (CFMpos/CMpos), invece 17 (65%) erano CM negativi (CFMpos/CMneg). Dei 17 pazienti (CFMpos/CMneg) 7 erano affetti da disordini linfoproliferativi aggressivi e 10 da Leucemia Mieloide Acuta (LMA), 5 (71%) dei 7 pazienti affetti da disordini linfoproliferativi hanno sviluppato recidiva meningea manifesta nonostante la somministrazione profilattica di farmaci per via intratecale, e solo 1 (10%) dei 10 pazienti affetti da LMA, è andato incontro a recidiva al SNC, sebbene non sia stata effettuata nessuna profilassi in questo gruppo di pazienti. Nessuno tra i pazienti CFM negativi ha sviluppato recidiva meningea (p&lt;0.0001). Abbiamo inoltre osservato una differenza statisticamente significativa nella sopravvivenza globale (SG) con una più lunga SG nei pazienti doppi negativi e una più breve SG in quelli doppi positivi. I pz (CFMpos/CMneg) mostravano una SG intermedia (p=0.02) Discussione e conclusioni. Il nostro studio conferma la maggiore sensibilità della CFM rispetto alla CM nell’analisi del LCR. In particolare, nelle patologie linfoproliferative la citofluorometria sembra incrementare la diagnosi di localizzazioni leptomeningee occulte e predire lo sviluppo di meningosi conclamate. Di contro, il significato della sola positività della CFM nelle LMA non sembra avere lo stesso impatto clinico e questo potrebbe dipendere dalle caratteristiche biologiche della malattia stessa e dai regimi terapeutici basati sull’uso della Citarabina ad alte dosi o in infusione continua nelle LMA.
haematologic malignancies; cerebrospinal fluid examination; cytomorphology; flow cytometry; leptomeningeal disease
Settore MED/15 - MALATTIE DEL SANGUE
Italian
Tesi di dottorato
(2009). L’uso della citometria a flusso facilita la diagnosi di meningosi occulta nelle neoplasie ematologiche.
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