Aim of study It was to detect a possible direct effect of Continuous Erythropoietin Receptor Activator (C.E.R.A.) on markers of endothelial damage, inflammation and malnutrition in chronic kidney disease (CKD) patients. Patients and methods We investigated the effects of a six-months treatment with C.E.R.A. (120 µg/month) in 21 male and 19 female stage 3 and 4 CKD patients with stable anaemia, aged 64 to 82 years (mean 74,16±5,58) We evaluated hs-CRP, alpha1-acid-glycoprotein, homocysteine, total, HDL and LDL-cholesterol, haemoglobin, albumin, pre-albumin, fibrinogen, serum iron and ferritin The markers of endothelial damage, inflammation and malnutrition were evaluated at baseline (T0) and after three (T1) and six months (T2) The stable anaemia correction was previously achieved with other erythropoietin stimulating agents (darbepoetin-α, 30 µg/week). Baseline Body Mass Index was also calculated. p<0.05 was considered significant. Results At 3 and 6 months we observed a significant reduction of homocysteine (T0 27.46±8.42 T1 25.09±8.12 and T2 23,52±8.09 mcmol/L; p=0,0011 T0 vs. T1 and 0,001 T0 vs. T2) and hs-CRP (T0 10.28±12.99, T1 6.48±7.99 and T2 4.07±4.47mg/dl; p<0,0001 T0 vs. T1 and T0 vs. T2). At 6 months we observed also a significant decrease of fibrinogen (T0 413.83±114.30 and T2 354.50±97.48 mg/dl, p=0,0066). Other markers were not significantly modified after 6-months of C.E.R.A treatment. In particular, plasma haemoglobin remained stable during the whole investigation period (T0 11.09±1.18, T1 11.19±1.23 and T2 11.03±1.05g/dl; p=0.69 T0 vs. T1 and 0.52 T0 vs.T2). Conclusions Renal anaemia is a multifactorial disorder related either to erythropoietin deficiency either to inflammation and malnutrition (reduced response to erythropoietin). Our results suggest that treatment with C.E.R.A. may influence some markers of inflammation and endothelial damage usually related to cardiovascular risk in renal patients, with a mechanism that seems unrelated to anaemia correction.

L’anemia negli uremici è un disordine multifattoriale correlato in primo luogo alla carenza di eritropoietina ed ha spesso come concausa la carenza di ferro, la malnutrizione e lo stato infiammatorio cronico. Questi ultimi tra l’altro sono responsabil della resistenza al trattamento con eritropoietina umana ricombinante, presente in alcuni casi. C.E.R.A, il primo attivatore continuo dei recettori dell’eritropoietina, può correggere l’anemia e mantenere livelli stabili di emoglobina (Hb) ad intervalli di somministrazione mensili per la sua lunga emivita. Scopo del nostro lavoro è stato valutare i possibili effetti del C.E.R.A. sugli indici di danno endoteliale, di infiammazione e di malnutrizione nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica (IRC), in terapia conservativa. Materiali e metodi: Lo studio è stato condotto su 40 pazienti(19F/21M), età media 74,16±5,58 anni, affetti da IRC in stadio3 e 4 K-DOQI. Abbiamo studiato gli effetti di un trattamento prolungato con C.E.R.A su Proteina-C-Reattiva ad alta sensibilità (hs-PCR), alfa-1-glicoproteina-acida, omocisteina, colesterolo totale, HDL e LDL, emoglobina (Hb), albumina, pre-albumina, fibrinogeno, sideremia e ferritina dosati al momento dell’arruolamento (T0), dopo tre mesi (T1) e dopo sei mesi (T2) di trattamento. P<0,05 è stato considerato statisticamente significativo. Risultati: A tre ed a sei mesi è stata osservata una significativa riduzione di omocisteina (T0 27,46±8,42, T1 25,09±8,12, T2 23,52±8,09mcmol/L; p=0,0011 T0 vs T1 and 0,001 T0 vs T2) e hs-PCR (T0 10,28±12,99, T1 6,48±7,99 e T2 4,07±4,47mg/dl; p<0,0001 T0 vs T1 e T0 vs T2). A sei mesi è stata osservata una significativa riduzione del fibrinogeno (T0 413,83±114,30 e T2 354,50±97,48mg/dl; p=0,0066). Tutti gli altri parametri valutati dopo sei mesi di terapia non hanno subito modifiche statisticamente significative. Inoltre, si è osservato un livello ottimale ed una stabilizzazione dei valori di Hb durante l’intero periodo di trattamento (T0 11,09±1,18, T1 11, 19±1,23 e T2 11,03±1,05 g/dl; p=0,69 T0 vs T1 e 0,52 T0 vs T2). Conclusioni: I nostri risultati suggeriscono che il trattamento con C.E.R.A. può modificare alcuni indici di flogosi e di danno endoteliale normalmente correlati ad un aumentato rischio cardiovascolare nei pazienti da IRC, con meccanismi che sembrano non essere correlati alla correzione dell’anemia.

(2009). Trattamento con metossipolietilenglicole-epoetina beta (c.e.r.a.) ed indici di rischio cardiovascolare nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica in terapia conservativa.

Trattamento con metossipolietilenglicole-epoetina beta (c.e.r.a.) ed indici di rischio cardiovascolare nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica in terapia conservativa

ANTONELLI, MADDALENA
2009-01-01

Abstract

Aim of study It was to detect a possible direct effect of Continuous Erythropoietin Receptor Activator (C.E.R.A.) on markers of endothelial damage, inflammation and malnutrition in chronic kidney disease (CKD) patients. Patients and methods We investigated the effects of a six-months treatment with C.E.R.A. (120 µg/month) in 21 male and 19 female stage 3 and 4 CKD patients with stable anaemia, aged 64 to 82 years (mean 74,16±5,58) We evaluated hs-CRP, alpha1-acid-glycoprotein, homocysteine, total, HDL and LDL-cholesterol, haemoglobin, albumin, pre-albumin, fibrinogen, serum iron and ferritin The markers of endothelial damage, inflammation and malnutrition were evaluated at baseline (T0) and after three (T1) and six months (T2) The stable anaemia correction was previously achieved with other erythropoietin stimulating agents (darbepoetin-α, 30 µg/week). Baseline Body Mass Index was also calculated. p<0.05 was considered significant. Results At 3 and 6 months we observed a significant reduction of homocysteine (T0 27.46±8.42 T1 25.09±8.12 and T2 23,52±8.09 mcmol/L; p=0,0011 T0 vs. T1 and 0,001 T0 vs. T2) and hs-CRP (T0 10.28±12.99, T1 6.48±7.99 and T2 4.07±4.47mg/dl; p<0,0001 T0 vs. T1 and T0 vs. T2). At 6 months we observed also a significant decrease of fibrinogen (T0 413.83±114.30 and T2 354.50±97.48 mg/dl, p=0,0066). Other markers were not significantly modified after 6-months of C.E.R.A treatment. In particular, plasma haemoglobin remained stable during the whole investigation period (T0 11.09±1.18, T1 11.19±1.23 and T2 11.03±1.05g/dl; p=0.69 T0 vs. T1 and 0.52 T0 vs.T2). Conclusions Renal anaemia is a multifactorial disorder related either to erythropoietin deficiency either to inflammation and malnutrition (reduced response to erythropoietin). Our results suggest that treatment with C.E.R.A. may influence some markers of inflammation and endothelial damage usually related to cardiovascular risk in renal patients, with a mechanism that seems unrelated to anaemia correction.
2009
2009/2010
Biotecnologie mediche e medicina molecolare
23.
L’anemia negli uremici è un disordine multifattoriale correlato in primo luogo alla carenza di eritropoietina ed ha spesso come concausa la carenza di ferro, la malnutrizione e lo stato infiammatorio cronico. Questi ultimi tra l’altro sono responsabil della resistenza al trattamento con eritropoietina umana ricombinante, presente in alcuni casi. C.E.R.A, il primo attivatore continuo dei recettori dell’eritropoietina, può correggere l’anemia e mantenere livelli stabili di emoglobina (Hb) ad intervalli di somministrazione mensili per la sua lunga emivita. Scopo del nostro lavoro è stato valutare i possibili effetti del C.E.R.A. sugli indici di danno endoteliale, di infiammazione e di malnutrizione nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica (IRC), in terapia conservativa. Materiali e metodi: Lo studio è stato condotto su 40 pazienti(19F/21M), età media 74,16±5,58 anni, affetti da IRC in stadio3 e 4 K-DOQI. Abbiamo studiato gli effetti di un trattamento prolungato con C.E.R.A su Proteina-C-Reattiva ad alta sensibilità (hs-PCR), alfa-1-glicoproteina-acida, omocisteina, colesterolo totale, HDL e LDL, emoglobina (Hb), albumina, pre-albumina, fibrinogeno, sideremia e ferritina dosati al momento dell’arruolamento (T0), dopo tre mesi (T1) e dopo sei mesi (T2) di trattamento. P&lt;0,05 è stato considerato statisticamente significativo. Risultati: A tre ed a sei mesi è stata osservata una significativa riduzione di omocisteina (T0 27,46±8,42, T1 25,09±8,12, T2 23,52±8,09mcmol/L; p=0,0011 T0 vs T1 and 0,001 T0 vs T2) e hs-PCR (T0 10,28±12,99, T1 6,48±7,99 e T2 4,07±4,47mg/dl; p&lt;0,0001 T0 vs T1 e T0 vs T2). A sei mesi è stata osservata una significativa riduzione del fibrinogeno (T0 413,83±114,30 e T2 354,50±97,48mg/dl; p=0,0066). Tutti gli altri parametri valutati dopo sei mesi di terapia non hanno subito modifiche statisticamente significative. Inoltre, si è osservato un livello ottimale ed una stabilizzazione dei valori di Hb durante l’intero periodo di trattamento (T0 11,09±1,18, T1 11, 19±1,23 e T2 11,03±1,05 g/dl; p=0,69 T0 vs T1 e 0,52 T0 vs T2). Conclusioni: I nostri risultati suggeriscono che il trattamento con C.E.R.A. può modificare alcuni indici di flogosi e di danno endoteliale normalmente correlati ad un aumentato rischio cardiovascolare nei pazienti da IRC, con meccanismi che sembrano non essere correlati alla correzione dell’anemia.
eritropoietina; E.S.A.; C.E.R.A.; omocisteina; anemia; rischio cardiovascolare;
Settore MED/14 - NEFROLOGIA
Italian
Tesi di dottorato
(2009). Trattamento con metossipolietilenglicole-epoetina beta (c.e.r.a.) ed indici di rischio cardiovascolare nei pazienti affetti da insufficienza renale cronica in terapia conservativa.
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