L’8 maggio 1697 papa Innocenzo XII Pignatelli promulgò il decreto di nomina di Carlo Fontana ad architetto della Fabbrica di San Pietro in Vaticano. Nello stesso anno, presso la stamperia di Giovan Francesco Buagni, veniva data alle stampe la Descrizione della nobilissima cappella del Fonte battesimale nella Basilica Vaticana con la gran Tazza antica di porfido coperta di metalli dorati. Il volume consacrò la nomina di Fontana, celebrando al contempo la conversione a fonte battesimale della preziosa urna di porfido rosso proveniente dalla tomba dell’imperatore Adriano e già reimpiegata come copertura del sepolcro di Ottone II nell’atrio dell’antica basilica costantiniana. La riconfigurazione della cappella del Battesimo su progetto di Fontana (1692-1698) incluse il problematico trasferimento all’interno della Basilica della preziosa tazza di porfido e altre difficoltà di carattere tecnico puntualmente registrate dai registri dei lavori. Celeberrima attestazione della consuetudine al riuso dell’antico, l’installazione della «più famosa pietra di porfido che mai venisse con lavoro incavato dall’Egitto in Roma» fu «condotta a perfezione dopo tante contrarietà incontrate» grazie ad alcuni tra i più esperti artieri dei ruoli sanpietrini, tra i quali si distinse il trentenne Nicola Zabaglia, agli esordi della sua fortunata carriera di mastro pontiere.
Marconi, N. (2017). Carlo Fontana per la Basilica Vaticana: la cappella del Battesimo, il trasporto del sepolcro porfirico di Ottone II e altri “straordinari riattamenti”, in , atti convegno Accademia Nazionale di San Luca, Roma 22-24 ottobre 2014, a cura di , Accademia Nazionale di San Luca, Roma 2017, pp. 316-327. In F.M. G. Bonaccorso (a cura di), Carlo Fontana 1638-1714 celebrato architetto (pp. 316-327). Roma : Accademia Nazionale di San Luca.
Carlo Fontana per la Basilica Vaticana: la cappella del Battesimo, il trasporto del sepolcro porfirico di Ottone II e altri “straordinari riattamenti”, in , atti convegno Accademia Nazionale di San Luca, Roma 22-24 ottobre 2014, a cura di , Accademia Nazionale di San Luca, Roma 2017, pp. 316-327
Marconi N.
2017-01-01
Abstract
L’8 maggio 1697 papa Innocenzo XII Pignatelli promulgò il decreto di nomina di Carlo Fontana ad architetto della Fabbrica di San Pietro in Vaticano. Nello stesso anno, presso la stamperia di Giovan Francesco Buagni, veniva data alle stampe la Descrizione della nobilissima cappella del Fonte battesimale nella Basilica Vaticana con la gran Tazza antica di porfido coperta di metalli dorati. Il volume consacrò la nomina di Fontana, celebrando al contempo la conversione a fonte battesimale della preziosa urna di porfido rosso proveniente dalla tomba dell’imperatore Adriano e già reimpiegata come copertura del sepolcro di Ottone II nell’atrio dell’antica basilica costantiniana. La riconfigurazione della cappella del Battesimo su progetto di Fontana (1692-1698) incluse il problematico trasferimento all’interno della Basilica della preziosa tazza di porfido e altre difficoltà di carattere tecnico puntualmente registrate dai registri dei lavori. Celeberrima attestazione della consuetudine al riuso dell’antico, l’installazione della «più famosa pietra di porfido che mai venisse con lavoro incavato dall’Egitto in Roma» fu «condotta a perfezione dopo tante contrarietà incontrate» grazie ad alcuni tra i più esperti artieri dei ruoli sanpietrini, tra i quali si distinse il trentenne Nicola Zabaglia, agli esordi della sua fortunata carriera di mastro pontiere.File | Dimensione | Formato | |
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