La prima collezione del cardinale Alessandro Albani riunita nel palazzo alle Quattro Fontane rappresenta un episodio di grande importanza nel panorama culturale della Roma del Settecento. La fondazione nel 1733 del Museo Capitolino maturò, infatti, dalla necessità di salvare la collezione del cardinale dal rischio di una rovinosa dispersione all’estero. Nell’intervento sono ripercorse le tappe che portarono alla sua formazione, mettendo a punto provenienze antiche (Tivoli, Anzio Civita Lavinia, Ariccia, ma anche Roma) e collezionistiche (Pamphilj, Lercari), defininendo alcuni interventi di restauro da parte di Carlo Antonio Napolioni ed evidenziando il fondamentale ruolo di Francesco Bianchini. Alcune importanti novità emergono dall’esame di un nucleo di disegni inediti, appartenuti al barone prussiano Philipp von Stosch (1691-1757) e oggi conservati nella Graphische Sammlung dell’Albertina di Vienna e presso l’Herzog Anton Ulrich- Museum di Braunschweig.
Cacciotti, B. (2017). La collezione Albani nel Palazzo alle Quattro Fontane: «un affare glorioso per il papa e di benefizio per Roma». In E.D. C. Parisi Presicce (a cura di), Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento (pp. 73-86). Roma : Gangemi Editore International.
La collezione Albani nel Palazzo alle Quattro Fontane: «un affare glorioso per il papa e di benefizio per Roma»
CACCIOTTI B.
2017-01-01
Abstract
La prima collezione del cardinale Alessandro Albani riunita nel palazzo alle Quattro Fontane rappresenta un episodio di grande importanza nel panorama culturale della Roma del Settecento. La fondazione nel 1733 del Museo Capitolino maturò, infatti, dalla necessità di salvare la collezione del cardinale dal rischio di una rovinosa dispersione all’estero. Nell’intervento sono ripercorse le tappe che portarono alla sua formazione, mettendo a punto provenienze antiche (Tivoli, Anzio Civita Lavinia, Ariccia, ma anche Roma) e collezionistiche (Pamphilj, Lercari), defininendo alcuni interventi di restauro da parte di Carlo Antonio Napolioni ed evidenziando il fondamentale ruolo di Francesco Bianchini. Alcune importanti novità emergono dall’esame di un nucleo di disegni inediti, appartenuti al barone prussiano Philipp von Stosch (1691-1757) e oggi conservati nella Graphische Sammlung dell’Albertina di Vienna e presso l’Herzog Anton Ulrich- Museum di Braunschweig.File | Dimensione | Formato | |
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