La diffusione delle tecnologie informatiche e telematiche a cui abbiamo assistito negli ultimi anni sta determinando una nuova rivoluzione nelle tecnologie di produzione e trasmissione del sapere. Il testo, trasferito su un supporto costituito da astratte unità di informazione, diventa testo elettronico o digitale. Una importante conseguenza di questa trasformazione è l’incontro tra ambiti disciplinari che apparivano irriducibilmente incompatibili: il mondo della ricerca letteraria e quello delle scienze e tecnologie dell’informazione. Un incontro che, ben lungi dal limitarsi a un puro e semplice rapporto strumentale, produce una vera e propria interazione tra saperi diversi, ognuno dei quali fornisce prospettive differenti agli altri, sia sul piano degli strumenti e delle metodologie, sia su quello dei contenuti. In questo orizzonte tematico e in questa prospettiva teorica si collocano i contributi qui raccolti e rielaborati, prodotti dall’autore nel corso di un decennio di ricerca e sperimentazione. Il primo nucleo tematico affrontato è lo studio dei problemi connessi alla codifica informatica dei testi. La codifica è la rappresentazione formale di un testo a un qualche livello descrittivo. Si tratta dunque di un processo rappresentazionale che implica una serie operazioni di selezione e classificazione degli elementi rilevanti in funzione di un determinato punto di vista. Ogni codifica testuale produce un modello del testo. Alcuni di questi modelli possono essere messi in relazione tra loro, in modo che un processo computazionale sia in grado di trasformare un modello A nel modello B. La codifica informatica dei testi dunque permette alle discipline letterarie di dotarsi di un sistema di verifica sperimentale per le loro interpretazioni e teorie sui testi. Il secondo nucleo tematico del lavoro è la riflessione su come e quanto la critica letteraria venga modificata e arricchita dell’utilizzazione dell’informatica. Ci si chiede se esiste uno specifico della critica letteraria informatica che giustifichi, al di là delle potenzialità tecnologiche offerte, l’impegno non solo nell’apprendimento delle tecniche, ma anche nella riflessione teorica in questo settore. La proposta dell'autore è che tale specifico sia ancora una volta tutto di natura metodologica e consista nella sfida alla riduzione dell’implicito. È questa la sfida che il critico e il teorico accettano nel momento in cui decidono di adottare gli automi computazionali per studiare un testo. L’automatizzazione di procedure analitiche riduce lo spazio che l’analisi tradizionale lasciava all’indefinito. Il ricercatore, in un certo senso, rinuncia a quello che sa e accetta di riprogettare e ricostruire il proprio “sapere”. Ci si sposta, quindi, da uno spazio nel quale la procedura critica era scarsamente definita e documentata a una fase in cui il lavoro scientifico nel settore letterario deve produrre una esaustiva documentazione la quale, garantendo la conservazione della maggior parte dell’informazione contenuta nel testo di partenza (o la sua fruttuosa trasformazione) ed esplicitando dati e metodi, avvicini la ricerca letteraria a quella che più comunemente viene definita ricerca scientifica: esplicitati i dati, rese note le procedure, qualunque ricercatore deve poter arrivare ai medesimi risultati.

Ciotti, F. (2007). Il testo e l'automa : Saggi di teoria e critica computazionale dei testi letterari. Roma : Aracne.

Il testo e l'automa : Saggi di teoria e critica computazionale dei testi letterari

CIOTTI, FABIO
2007-01-01

Abstract

La diffusione delle tecnologie informatiche e telematiche a cui abbiamo assistito negli ultimi anni sta determinando una nuova rivoluzione nelle tecnologie di produzione e trasmissione del sapere. Il testo, trasferito su un supporto costituito da astratte unità di informazione, diventa testo elettronico o digitale. Una importante conseguenza di questa trasformazione è l’incontro tra ambiti disciplinari che apparivano irriducibilmente incompatibili: il mondo della ricerca letteraria e quello delle scienze e tecnologie dell’informazione. Un incontro che, ben lungi dal limitarsi a un puro e semplice rapporto strumentale, produce una vera e propria interazione tra saperi diversi, ognuno dei quali fornisce prospettive differenti agli altri, sia sul piano degli strumenti e delle metodologie, sia su quello dei contenuti. In questo orizzonte tematico e in questa prospettiva teorica si collocano i contributi qui raccolti e rielaborati, prodotti dall’autore nel corso di un decennio di ricerca e sperimentazione. Il primo nucleo tematico affrontato è lo studio dei problemi connessi alla codifica informatica dei testi. La codifica è la rappresentazione formale di un testo a un qualche livello descrittivo. Si tratta dunque di un processo rappresentazionale che implica una serie operazioni di selezione e classificazione degli elementi rilevanti in funzione di un determinato punto di vista. Ogni codifica testuale produce un modello del testo. Alcuni di questi modelli possono essere messi in relazione tra loro, in modo che un processo computazionale sia in grado di trasformare un modello A nel modello B. La codifica informatica dei testi dunque permette alle discipline letterarie di dotarsi di un sistema di verifica sperimentale per le loro interpretazioni e teorie sui testi. Il secondo nucleo tematico del lavoro è la riflessione su come e quanto la critica letteraria venga modificata e arricchita dell’utilizzazione dell’informatica. Ci si chiede se esiste uno specifico della critica letteraria informatica che giustifichi, al di là delle potenzialità tecnologiche offerte, l’impegno non solo nell’apprendimento delle tecniche, ma anche nella riflessione teorica in questo settore. La proposta dell'autore è che tale specifico sia ancora una volta tutto di natura metodologica e consista nella sfida alla riduzione dell’implicito. È questa la sfida che il critico e il teorico accettano nel momento in cui decidono di adottare gli automi computazionali per studiare un testo. L’automatizzazione di procedure analitiche riduce lo spazio che l’analisi tradizionale lasciava all’indefinito. Il ricercatore, in un certo senso, rinuncia a quello che sa e accetta di riprogettare e ricostruire il proprio “sapere”. Ci si sposta, quindi, da uno spazio nel quale la procedura critica era scarsamente definita e documentata a una fase in cui il lavoro scientifico nel settore letterario deve produrre una esaustiva documentazione la quale, garantendo la conservazione della maggior parte dell’informazione contenuta nel testo di partenza (o la sua fruttuosa trasformazione) ed esplicitando dati e metodi, avvicini la ricerca letteraria a quella che più comunemente viene definita ricerca scientifica: esplicitati i dati, rese note le procedure, qualunque ricercatore deve poter arrivare ai medesimi risultati.
2007
Settore L-FIL-LET/14 - CRITICA LETTERARIA E LETTERATURE COMPARATE
Italian
Rilevanza nazionale
Monografia
Digital Humanities, DIgital Literary Studies, Text Encoding, XML, Text Encodin Initiative
Ciotti, F. (2007). Il testo e l'automa : Saggi di teoria e critica computazionale dei testi letterari. Roma : Aracne.
Monografia
Ciotti, F
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