This volume contains two texts that originate from as many conferences held a few years apart from each other, giving priority to individual aspects of Le Corbusier's highly complex and articulated work. The texts are the widely revised transcription of those lectures, they respond more to the research that has oriented the direction and the speculative interpretation, and they are consequently updated in the iconographic apparatus and enriched with reference notes. They are also presented in an inversely temporal order, as inversely temporal is the relation between the themes treated. The first text concerns two houses designed one at the end of the twenties, the other in the mid-thirties of the last century, of which only sketches exist: sketches that have been taken as real conceptual and practical matrices of a specific study addressed in the experimental realisation of some architectural models. The second text is the result of a critical reflection on the content of the Voyage d'Orient, the journey made in 1911 by the young Jeanneret-Le Corbusier, and especially on the Italian part of the same journey, which mainly involves visits to Pompeii and Rome. The relation between particular issues and general issues, referred precisely to the specific activity of the architectural project, subjugated by its nature to the constraints of experience, subject to direct confrontation with reality and its differences, determined the synchronic sequence of the texts: so as to make the second a further commentary on the most circumscribed themes of the former, reflecting on similar subjects, further extending the boundaries to the conditions of our actuality. The link with the teaching of the project itself opens and concludes, for example, the first text but it also starts the second one, and the use of the theme of the house - better to say, the one of living - is transformed from an insistent test to a logical arrival, ultimately, of the apparently more analytical knowledge solicited by the voyage.

Questo volume raccoglie due testi che hanno origine da altrettante conferenze tenute a distanza di qualche anno, privilegiando singoli aspetti dell’opera assai complessa e articolata di Le Corbusier; i testi sono la trascrizione ampiamente rivista di quelle conferenze, rispondono maggiormente alle ricerche che ne hanno orientato l’indirizzo e l’interpretazione speculativa, sono di conseguenza aggiornati nell’apparato iconografico e dotati delle note di riferimento. Essi vengono inoltre presentati in un ordine inversamente temporale, come inversamente temporale è la relazione tra gli stessi temi della trattazione. Il primo testo riguarda due case ideate una alla fine degli anni Venti, l’altra a metà degli anni Trenta del secolo scorso, di cui esistono solo gli schizzi: schizzi che sono stati assunti come vere e proprie matrici concettuali e pratiche di uno studio specifico risolto nella sperimentale realizzazione di alcuni modelli architettonici; il secondo testo è il frutto di una riflessione critica sul contenuto del Voyage d’Orient, il viaggio compiuto nel 1911 dal giovane Jeanneret-Le Corbusier, e specialmente sulla parte italiana dello stesso viaggio, che coinvolge soprattutto le visite a Pompei e a Roma. Proprio il rapporto tra questioni particolari e questioni generali, riferite per l’appunto all’attività specifica del progetto di architettura, sottomessa per sua natura ai vincoli dell’empiria, assoggettata al diretto confronto con la realtà e le sue differenze, ha determinato la sequenza sincronica dei testi: così da fare del secondo un ulteriore commento alle più circoscritte tematiche del primo, riflettendo su argomenti assimilabili, dilatandone ulteriormente i confini alle condizioni della nostra attualità. Il legame con la didattica stessa del progetto apre e conclude, per esempio, il primo testo ma dà anche inizio al secondo, e il ricorso al tema della casa – per meglio dire, a quello dell’abitare – si trasforma da prova insistita a logico approdo, in ultimo, delle conoscenze apparentemente più analitiche sollecitate dal voyage.

Taormina, F.m. (2018). Le Corbusier. Due Petites maisons e il valore autonomo dell’architettura. Vicenza : Edibus comunicazione.

Le Corbusier. Due Petites maisons e il valore autonomo dell’architettura

TAORMINA FRANCESCO MARIA
2018-09-01

Abstract

This volume contains two texts that originate from as many conferences held a few years apart from each other, giving priority to individual aspects of Le Corbusier's highly complex and articulated work. The texts are the widely revised transcription of those lectures, they respond more to the research that has oriented the direction and the speculative interpretation, and they are consequently updated in the iconographic apparatus and enriched with reference notes. They are also presented in an inversely temporal order, as inversely temporal is the relation between the themes treated. The first text concerns two houses designed one at the end of the twenties, the other in the mid-thirties of the last century, of which only sketches exist: sketches that have been taken as real conceptual and practical matrices of a specific study addressed in the experimental realisation of some architectural models. The second text is the result of a critical reflection on the content of the Voyage d'Orient, the journey made in 1911 by the young Jeanneret-Le Corbusier, and especially on the Italian part of the same journey, which mainly involves visits to Pompeii and Rome. The relation between particular issues and general issues, referred precisely to the specific activity of the architectural project, subjugated by its nature to the constraints of experience, subject to direct confrontation with reality and its differences, determined the synchronic sequence of the texts: so as to make the second a further commentary on the most circumscribed themes of the former, reflecting on similar subjects, further extending the boundaries to the conditions of our actuality. The link with the teaching of the project itself opens and concludes, for example, the first text but it also starts the second one, and the use of the theme of the house - better to say, the one of living - is transformed from an insistent test to a logical arrival, ultimately, of the apparently more analytical knowledge solicited by the voyage.
set-2018
Settore ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
English
Italian
Rilevanza internazionale
Monografia
Questo volume raccoglie due testi che hanno origine da altrettante conferenze tenute a distanza di qualche anno, privilegiando singoli aspetti dell’opera assai complessa e articolata di Le Corbusier; i testi sono la trascrizione ampiamente rivista di quelle conferenze, rispondono maggiormente alle ricerche che ne hanno orientato l’indirizzo e l’interpretazione speculativa, sono di conseguenza aggiornati nell’apparato iconografico e dotati delle note di riferimento. Essi vengono inoltre presentati in un ordine inversamente temporale, come inversamente temporale è la relazione tra gli stessi temi della trattazione. Il primo testo riguarda due case ideate una alla fine degli anni Venti, l’altra a metà degli anni Trenta del secolo scorso, di cui esistono solo gli schizzi: schizzi che sono stati assunti come vere e proprie matrici concettuali e pratiche di uno studio specifico risolto nella sperimentale realizzazione di alcuni modelli architettonici; il secondo testo è il frutto di una riflessione critica sul contenuto del Voyage d’Orient, il viaggio compiuto nel 1911 dal giovane Jeanneret-Le Corbusier, e specialmente sulla parte italiana dello stesso viaggio, che coinvolge soprattutto le visite a Pompei e a Roma. Proprio il rapporto tra questioni particolari e questioni generali, riferite per l’appunto all’attività specifica del progetto di architettura, sottomessa per sua natura ai vincoli dell’empiria, assoggettata al diretto confronto con la realtà e le sue differenze, ha determinato la sequenza sincronica dei testi: così da fare del secondo un ulteriore commento alle più circoscritte tematiche del primo, riflettendo su argomenti assimilabili, dilatandone ulteriormente i confini alle condizioni della nostra attualità. Il legame con la didattica stessa del progetto apre e conclude, per esempio, il primo testo ma dà anche inizio al secondo, e il ricorso al tema della casa – per meglio dire, a quello dell’abitare – si trasforma da prova insistita a logico approdo, in ultimo, delle conoscenze apparentemente più analitiche sollecitate dal voyage.
ARCHITECTURE; ARCHITECTURAL COMPOSITION; ARCHITECTURAL DESIGN; ANALYTICAL METHODOLOGIES; TEACHING
ARCHITETTURA; COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA; PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA; METODOLOGIE ANALITICHE; INSEGNAMENTO
La pubblicazione è stata oggetto di una procedura di accettazione e valutazione qualitativa basata sul giudizio tra pari affidata dal Comitato Scientifico con il sistema di blind-review ed è stata realizzata con il parziale contributo del FFABR_Fondo di Finanziamento delle Attività Base di Ricerca 2017, MIUR. (come riportato nel risvolto di copertina)
Taormina, F.m. (2018). Le Corbusier. Due Petites maisons e il valore autonomo dell’architettura. Vicenza : Edibus comunicazione.
Monografia
Taormina, Fm
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
LE Corbusier-due petites maisons e il valore autonomo dell'architettura.pdf

solo utenti autorizzati

Licenza: Copyright dell'editore
Dimensione 4.64 MB
Formato Adobe PDF
4.64 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/204327
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact