Nel corso di questo studio la nostra attenzione si è focalizzata sulla ricerca quali-quantitativa dell’alcool etilico in campioni di sangue intero prelevato da cadavere nel corso dell’esame autoptico disposto dall’Autorità Giudiziaria e, soprattutto, sull’interpretazione tossicologico-forense del dato ottenuto. Appare utile qui rimarcare come l’aggettivazione “forense” conferisca all’indagine e all’interpretazione del risultato, l’obbligo del requisito di “certezza”, indispensabile per la sua utilizzabilità in ambito giudiziario, che impone una metodologia vincolata all’ottenimento di risultati “certi” poiché da essi possono conseguire sanzioni, anche gravi, nei confronti dei soggetti coinvolti. Nelle indagini con finalità forensi devono quindi essere utilizzate procedure validate che forniscano risultati tali da poter resistere ad ogni tentativo di confutazione. Nel presente studio verranno quindi esaminati alcuni casi reali di interesse medico legale che hanno presentato particolari difficoltà interpretative. Inoltre, poiché per il protrarsi dei procedimenti giudiziari, più volte ci è stato chiesto di ripetere indagini su campioni già analizzati ovvero di effettuare nuove ricerche su liquidi biologici prelevati in tempi antecedenti e custoditi presso il nostro laboratorio, abbiamo studiato la stabilità dell’alcool etilico in sangue cadaverico in funzione della fattibilità di tali indagini.
David, M.c. (2015). La determinazione dell’alcool etilico in materiale cadaverico nella casistica della medicina legale dell’Università Tor Vergata nel Periodo 2006-2013: problematiche medico legali e tossicologico-forensi nell’interpretazione del dato [10.58015/david-maria-chiara_phd2015].
La determinazione dell’alcool etilico in materiale cadaverico nella casistica della medicina legale dell’Università Tor Vergata nel Periodo 2006-2013: problematiche medico legali e tossicologico-forensi nell’interpretazione del dato
DAVID, MARIA CHIARA
2015-01-01
Abstract
Nel corso di questo studio la nostra attenzione si è focalizzata sulla ricerca quali-quantitativa dell’alcool etilico in campioni di sangue intero prelevato da cadavere nel corso dell’esame autoptico disposto dall’Autorità Giudiziaria e, soprattutto, sull’interpretazione tossicologico-forense del dato ottenuto. Appare utile qui rimarcare come l’aggettivazione “forense” conferisca all’indagine e all’interpretazione del risultato, l’obbligo del requisito di “certezza”, indispensabile per la sua utilizzabilità in ambito giudiziario, che impone una metodologia vincolata all’ottenimento di risultati “certi” poiché da essi possono conseguire sanzioni, anche gravi, nei confronti dei soggetti coinvolti. Nelle indagini con finalità forensi devono quindi essere utilizzate procedure validate che forniscano risultati tali da poter resistere ad ogni tentativo di confutazione. Nel presente studio verranno quindi esaminati alcuni casi reali di interesse medico legale che hanno presentato particolari difficoltà interpretative. Inoltre, poiché per il protrarsi dei procedimenti giudiziari, più volte ci è stato chiesto di ripetere indagini su campioni già analizzati ovvero di effettuare nuove ricerche su liquidi biologici prelevati in tempi antecedenti e custoditi presso il nostro laboratorio, abbiamo studiato la stabilità dell’alcool etilico in sangue cadaverico in funzione della fattibilità di tali indagini.File | Dimensione | Formato | |
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