The research talks about the matter of the effectiveness of the prisoners’ rights in the Italian rules and regulations. It starts listing the positions that have a punctual protection due to their positive recognition in the criminal laws and in the Constitution, as well as in the international treaties. Then it tells about the stages of the evolution -from an administrative to a jurisdictional conception- in the executive phase of a criminal trial, highlighting the current lacks of warranties. It refers, particularly, to the opinion of the Italian Supreme Court (verdict n. 26/1999) about the incompleteness of the in force jurisdictional system about prisoners’ rights protection. At last, no measures adopted by the Italian parliament since the judges’ reprimand, it tries to build up the co-ordinates of a positive warranty system, respectful of the jurisdictional parameter, by illustrating the position of jurists and the experience of the Courts, which both, in the last years, are trying to test practical solutions in order to ensure effective rights to prisoners.

La ricerca si pone come esposizione ragionata dei termini della questione relativa all’efficacia dell’apparato di tutela attualmente in concreto fruibile dai soggetti reclusi. Esordisce, pertanto, con l’individuazione delle posizioni giuridiche tutelabili, facendo riferimento, in particolare, a quelle espressamente riconosciute dall’ordinamento penitenziario e munite di copertura costituzionale. Prosegue, poi, con l’illustrazione delle tappe del processo di giurisdizionalizzazione della fase esecutiva penale, evidenziando le carenze dell’attuale sistema di tutela delle posizioni soggettive del detenuto, soprattutto alla luce dell’appunto, mosso al legislatore penitenziario dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 26 del 1999, circa la necessità di un procedimento giurisdizionale atto a sostituire i rimedi correntemente forniti dall’ordinamento per la salvaguardia dei diritti dei soggetti in vinculis. Immutato il quadro normativo, a ben sette anni dalla pronuncia in questione, tenta, infine, di ricostruire le coordinate di un apparato di garanzie possibile, oltre che compatibile con le esigenze imposte dal rispetto di modalità di natura giurisdizionale, rendendo conto delle elaborazioni dottrinali e della posizione della giurisprudenza le quali, a fronte dell’immobilismo istituzionale, hanno perseverato nella ricerca di soluzioni pratiche in grado di condurre alla concreta affermazione dei diritti dei detenuti.

(2005). La tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti.

La tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti

CUOCO, CLAUDIA
2005-01-01

Abstract

The research talks about the matter of the effectiveness of the prisoners’ rights in the Italian rules and regulations. It starts listing the positions that have a punctual protection due to their positive recognition in the criminal laws and in the Constitution, as well as in the international treaties. Then it tells about the stages of the evolution -from an administrative to a jurisdictional conception- in the executive phase of a criminal trial, highlighting the current lacks of warranties. It refers, particularly, to the opinion of the Italian Supreme Court (verdict n. 26/1999) about the incompleteness of the in force jurisdictional system about prisoners’ rights protection. At last, no measures adopted by the Italian parliament since the judges’ reprimand, it tries to build up the co-ordinates of a positive warranty system, respectful of the jurisdictional parameter, by illustrating the position of jurists and the experience of the Courts, which both, in the last years, are trying to test practical solutions in order to ensure effective rights to prisoners.
2005
2005/2006
Diritto pubblico
18.
La ricerca si pone come esposizione ragionata dei termini della questione relativa all’efficacia dell’apparato di tutela attualmente in concreto fruibile dai soggetti reclusi. Esordisce, pertanto, con l’individuazione delle posizioni giuridiche tutelabili, facendo riferimento, in particolare, a quelle espressamente riconosciute dall’ordinamento penitenziario e munite di copertura costituzionale. Prosegue, poi, con l’illustrazione delle tappe del processo di giurisdizionalizzazione della fase esecutiva penale, evidenziando le carenze dell’attuale sistema di tutela delle posizioni soggettive del detenuto, soprattutto alla luce dell’appunto, mosso al legislatore penitenziario dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 26 del 1999, circa la necessità di un procedimento giurisdizionale atto a sostituire i rimedi correntemente forniti dall’ordinamento per la salvaguardia dei diritti dei soggetti in vinculis. Immutato il quadro normativo, a ben sette anni dalla pronuncia in questione, tenta, infine, di ricostruire le coordinate di un apparato di garanzie possibile, oltre che compatibile con le esigenze imposte dal rispetto di modalità di natura giurisdizionale, rendendo conto delle elaborazioni dottrinali e della posizione della giurisprudenza le quali, a fronte dell’immobilismo istituzionale, hanno perseverato nella ricerca di soluzioni pratiche in grado di condurre alla concreta affermazione dei diritti dei detenuti.
detenuti; diritti; esecuzione; giurisdizione; penale; penitenziario; procedimento; reclamo; sorveglianza; tutela
Settore IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE
Italian
Tesi di dottorato
(2005). La tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti.
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