Thought out as a foundation for a future and necessary monograph on Pier Francesco Mola, the thesis is divided into two main parts. In the first one is analyzed the modern critical reception of the work and identity of Mola through the studies of the twentieth century, in the light of the vision of seventeenth and eighteenth centuries and concluding with some reflections on the present situation: from rampant connoisseurship, to the ambiguous concept of the Neo-venetism, to the role of specialist studies on drawings, to the contribution of an increasing number of publications concerning inventories of ancient collections. In the second part are exposed various contributions that touch many aspects of the artist, with a lot of attributive, chronological, documentary clarifications, a close exegesis of the ancient sources and a constant effort of organic interpretation of the various aspects of the personality and role of the painter in the historical context. In particular, the focus is on the last years of Mola, when he was inter alia ‘Principe’ of the Accademia di San Luca, and when more intense and prolific was the activity of his studio. We have considered the individual identities of its pupils, real or supposed, like Boncori, Ascenzi, Bonati, Pace, Vaselli, Giovani, Gherardi, Somigliano, Forest, Colandon. In the last two chapters we introduce three extremely important paintings for the first time considered in the studies about the artist: the two monumental canvases of the Academy of Art in St. Petersburg, and the unfinished self-portrait kept in the Musée des Beaux-Arts of Rouen. In the Appendix are presented many unpublished documents. They concern above all the Ravenna Chapel in the Gesù of Rome and his patron at Mola’s time, Francesco Ravenna; the activity of Mola in the Accademia di San Luca; and an almost unknown ‘cento’ of biographies of sixteenth-century artists written by Giovan Battista Mola, Pier Francesco’s father

Pensata come fondamento per una futura e necessaria monografia su Pier Francesco Mola, la tesi si divide in due parti principali. Nella prima viene fatto il punto sulla ricezione critica dell’opera e dell’identità di Mola attraverso gli studi del Novecento, alla luce della visione sei e settecentesca e concludendo con alcune riflessioni sulla situazione al presente: a partire dal dilagante attribuzionismo stilistico, all’ambiguo concetto di Neovenezianismo, al ruolo degli studi specialistici sul disegno, al contributo delle sempre più numerose pubblicazioni di inventari di antiche collezioni. Nella seconda parte si interviene con contributi diversi che toccano molteplici aspetti dell’attività dell’artista, con numerose precisazioni attributive, cronologiche, documentarie, una serrata esegesi delle fonti antiche ed un costante sforzo di lettura organica dei diversi aspetti che ne compongono la personalità ed il ruolo nel contesto storico. In particolare ci si è concentrati sugli ultimi anni di attività di Mola, quando tra l’altro ricopre la carica di Principe dell’Accademia di San Luca e quando è più intensa e prolifica l’attività della sua bottega. Sono dunque prese in esame le singole identità dei suoi allievi, veri o presunti tali, quali Boncori, Ascenzi, Bonati, Pace, Vaselli, Giovani, Gherardi, Somigliano, Forest, Colandon. Negli ultimi due capitoli sono approfonditamente commentate per la prima volta tre opere importantissime, quali le due tele monumentali dell’Accademia d’Arte di San Pietroburgo, e l’autoritratto incompiuto del Musée des Beaux-Arts di Rouen. In Appendice sono riportati molti documenti inediti, concernenti soprattutto la Cappella Ravenna al Gesù ed il suo patrono al tempo di Mola, Francesco Ravenna; l’attività di Mola presso l’Accademia di San Luca; e infine un pressoché ignoto centone di biografie di artisti del Cinquecento compilato da Giovan Battista Mola, padre di Pier Francesco

(2009). Studi su Pier Francesco Mola (1612-1666): nuovi contributi e problemi su opere, allievi e ricezione critica.

Studi su Pier Francesco Mola (1612-1666): nuovi contributi e problemi su opere, allievi e ricezione critica

FISCHETTI, FEDERICO
2009-01-01

Abstract

Thought out as a foundation for a future and necessary monograph on Pier Francesco Mola, the thesis is divided into two main parts. In the first one is analyzed the modern critical reception of the work and identity of Mola through the studies of the twentieth century, in the light of the vision of seventeenth and eighteenth centuries and concluding with some reflections on the present situation: from rampant connoisseurship, to the ambiguous concept of the Neo-venetism, to the role of specialist studies on drawings, to the contribution of an increasing number of publications concerning inventories of ancient collections. In the second part are exposed various contributions that touch many aspects of the artist, with a lot of attributive, chronological, documentary clarifications, a close exegesis of the ancient sources and a constant effort of organic interpretation of the various aspects of the personality and role of the painter in the historical context. In particular, the focus is on the last years of Mola, when he was inter alia ‘Principe’ of the Accademia di San Luca, and when more intense and prolific was the activity of his studio. We have considered the individual identities of its pupils, real or supposed, like Boncori, Ascenzi, Bonati, Pace, Vaselli, Giovani, Gherardi, Somigliano, Forest, Colandon. In the last two chapters we introduce three extremely important paintings for the first time considered in the studies about the artist: the two monumental canvases of the Academy of Art in St. Petersburg, and the unfinished self-portrait kept in the Musée des Beaux-Arts of Rouen. In the Appendix are presented many unpublished documents. They concern above all the Ravenna Chapel in the Gesù of Rome and his patron at Mola’s time, Francesco Ravenna; the activity of Mola in the Accademia di San Luca; and an almost unknown ‘cento’ of biographies of sixteenth-century artists written by Giovan Battista Mola, Pier Francesco’s father
2009
2009/2010
Storia dell'arte
23.
Pensata come fondamento per una futura e necessaria monografia su Pier Francesco Mola, la tesi si divide in due parti principali. Nella prima viene fatto il punto sulla ricezione critica dell’opera e dell’identità di Mola attraverso gli studi del Novecento, alla luce della visione sei e settecentesca e concludendo con alcune riflessioni sulla situazione al presente: a partire dal dilagante attribuzionismo stilistico, all’ambiguo concetto di Neovenezianismo, al ruolo degli studi specialistici sul disegno, al contributo delle sempre più numerose pubblicazioni di inventari di antiche collezioni. Nella seconda parte si interviene con contributi diversi che toccano molteplici aspetti dell’attività dell’artista, con numerose precisazioni attributive, cronologiche, documentarie, una serrata esegesi delle fonti antiche ed un costante sforzo di lettura organica dei diversi aspetti che ne compongono la personalità ed il ruolo nel contesto storico. In particolare ci si è concentrati sugli ultimi anni di attività di Mola, quando tra l’altro ricopre la carica di Principe dell’Accademia di San Luca e quando è più intensa e prolifica l’attività della sua bottega. Sono dunque prese in esame le singole identità dei suoi allievi, veri o presunti tali, quali Boncori, Ascenzi, Bonati, Pace, Vaselli, Giovani, Gherardi, Somigliano, Forest, Colandon. Negli ultimi due capitoli sono approfonditamente commentate per la prima volta tre opere importantissime, quali le due tele monumentali dell’Accademia d’Arte di San Pietroburgo, e l’autoritratto incompiuto del Musée des Beaux-Arts di Rouen. In Appendice sono riportati molti documenti inediti, concernenti soprattutto la Cappella Ravenna al Gesù ed il suo patrono al tempo di Mola, Francesco Ravenna; l’attività di Mola presso l’Accademia di San Luca; e infine un pressoché ignoto centone di biografie di artisti del Cinquecento compilato da Giovan Battista Mola, padre di Pier Francesco
Mola, Pier Francesco; Ravenna; bottega; Orazio Coclite; Marco Curzio; autoritratto
Settore L-ART/02 - STORIA DELL'ARTE MODERNA
Italian
Tesi di dottorato
(2009). Studi su Pier Francesco Mola (1612-1666): nuovi contributi e problemi su opere, allievi e ricezione critica.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
1. TESI (F. Fischetti).compressed.pdf

solo utenti autorizzati

Licenza: Non specificato
Dimensione 17.38 MB
Formato Adobe PDF
17.38 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2108/202165
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact