La città in estensione

This book presents and compares the main results of a PRIN research that starts from the deep discontinuities and the numerous resistances that have been generated over time between two polarities: the city and the countryside. The investigations aimed to explore, within different geographical environments and in different spatial, economic and social situations, the meaning of a new settlement entity: the city in extension. An image that involves a suspension and a critical judgment towards the centric conceptual urban unit that, naming the city, presupposes its implicit correlation: the suburbs, the open territory, as accessory and subordinate figures. The crucial passages of this research work are based on the background of the “samonanian” prefiguration. It is a conjecture about the shape of the city and its essence, starting from which models and design surveys are patiently configured, unified by a common premonition: the urban topic "could have another form but above all it was or could be something else". As the research progresses, the observations become a "design technique" that follows and interprets the found rules, isolating the consolidated details from the complex scenario and sketching a new temporary reality in the direction of an open and inclusive project, strict in the interpretative procedures as much as available to the rewriting of the tracks.

Nel volume, sono esposti e messi a confronto i principali risultati di una ricerca PRIN che parte dalle profonde discontinuità e le numerose resistenze che si sono generate nel tempo tra le due polarità. la città e la campagna. Le indagini si sono proposte di esplorare, entro differenti ambiti geografici e in situazioni insediative, spaziali, economiche e sociali differenti, il significato di una nuova entità insediativa: la città in estensione. Un immaginario che comporta una sospensione e un giudizio critico nei confronti dell’unità concettuale urbano centrica che, nel nominare la città, ne presuppone insieme il suo correlato implicito: la periferia, il territorio aperto, in quanto figure a lei accessorie e subordinate. Sullo sfondo della prefigurazione “samonaniana” si fondano i passaggi decisivi di questo lavoro di ricerca. Si tratta di una congettura sulla forma della città e sulla sua sostanza, a partire dalla quale si configurano pazientemente modelli e sondaggi progettuali unificati da una premonizione comune: la materia urbana “poteva avere un’altra forma, ma soprattutto essa era o poteva essere un’altra cosa”. Con l’avanzare della ricerca le osservazioni diventano “tecnica progettuale” che insegue e interpreta le regole trovate, isolando dalla scena complessa i particolari consolidati e abbozzando una nuova temporanea realtà nella direzione di un progetto aperto e inclusivo, rigoroso nei procedimenti interpretativi quanto disponibile alla riscrittura delle tracce.