Heracles’ figure, whose comic representation was already well known at the end of the 5th century, becomes in Aristophanes’ Frogs much more than a humorous device. The whole first half of the play is marked by the presence of the leonté and the club, typical elements of the Heraclean iconography, and the whole katabasis project of Dionysus is generated and developed under the sign of Heracles himself. By juxtaposing the real Heracles with Dionysus’ inept disguise, Aristophanes ridicules the heroic ambitions of the polis and leads the audience to meditate on what bravery and fear really mean.

La figura di Eracle, la cui fisionomia comica alla fine del V secolo appariva ormai ben consolidata, assume nelle Rane un ruolo e un significato che va ben al di là del semplice espediente buffonesco. Tutta la prima parte della commedia si caratterizza per la presenza della leonté e della clava, elementi inconfondibili dell’iconografia eraclea, e l’intero progetto della catabasi di Dioniso nasce e si sviluppa sotto il segno dell’eroe. Attraverso il confronto tra il vero Eracle e l’inadeguato travestimento del dio del teatro, Aristofane ride delle velleità eroiche della propria città, proponendo al pubblico una riflessione su cosa sia il coraggio e sulla necessità della paura come indispensabile momento di consapevolezza.

Pace, C. (2017). Eroismo, paura, tragedia : la figura di Eracle nelle Rane di Aristofane. SEMINARI ROMANI DI CULTURA GRECA, n.s. 6, 69-101.

Eroismo, paura, tragedia : la figura di Eracle nelle Rane di Aristofane

Pace Cristina
2017-01-01

Abstract

Heracles’ figure, whose comic representation was already well known at the end of the 5th century, becomes in Aristophanes’ Frogs much more than a humorous device. The whole first half of the play is marked by the presence of the leonté and the club, typical elements of the Heraclean iconography, and the whole katabasis project of Dionysus is generated and developed under the sign of Heracles himself. By juxtaposing the real Heracles with Dionysus’ inept disguise, Aristophanes ridicules the heroic ambitions of the polis and leads the audience to meditate on what bravery and fear really mean.
2017
Pubblicato
Rilevanza internazionale
Articolo
Esperti anonimi
Settore L-FIL-LET/02 - LINGUA E LETTERATURA GRECA
Settore L-FIL-LET/05 - FILOLOGIA CLASSICA
Italian
La figura di Eracle, la cui fisionomia comica alla fine del V secolo appariva ormai ben consolidata, assume nelle Rane un ruolo e un significato che va ben al di là del semplice espediente buffonesco. Tutta la prima parte della commedia si caratterizza per la presenza della leonté e della clava, elementi inconfondibili dell’iconografia eraclea, e l’intero progetto della catabasi di Dioniso nasce e si sviluppa sotto il segno dell’eroe. Attraverso il confronto tra il vero Eracle e l’inadeguato travestimento del dio del teatro, Aristofane ride delle velleità eroiche della propria città, proponendo al pubblico una riflessione su cosa sia il coraggio e sulla necessità della paura come indispensabile momento di consapevolezza.
Commedia; Aristofane; Eschilo; Euripide
Pace, C. (2017). Eroismo, paura, tragedia : la figura di Eracle nelle Rane di Aristofane. SEMINARI ROMANI DI CULTURA GRECA, n.s. 6, 69-101.
Pace, C
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