Il contributo analizza in chiave problematica taluni dei principali profili critici della responsabilità penale dello psichiatra per atti auto ed etero aggressivi del paziente: dal doppio volto della posizione di garanzia alle difficoltà ricostruttive delle regole cautelari, passando per le nuove incertezze ingenerate dal processo di sanitarizzazione delle REMS sino all’impatto del nuovo disegno di legge di riforma della responsabilità penale del medico attualmente in discussione al Senato. Elemento centrale del discorso è la posizione di garanzia, che enuclea i doveri di agire dell’operatore, sui quali esercitano un’influenza decisiva tanto il consenso del paziente (come limite al potere/ dovere di agire), quanto le regole cautelari (quali indici di come deve agire). Come dimostrato da una recente e significativa pronuncia della Quarta Sezione penale della Cassazione, è proprio questo il terreno sul quale, in via interpretativa, si possono cogliere filtri in grado di ridimensionare il problema della responsabilità, sottraendo gli operatori della salute mentale alle pressioni e ai timori giudiziari e allontanandoli dalle tentazioni di un modello di psichiatria meramente difensiva.
Cupelli, C. (2017). La responsabilità penale dello psichiatra: nuovi spunti, diverse prospettive, timide aperture. DIRITTO PENALE E PROCESSO, 370-378.
La responsabilità penale dello psichiatra: nuovi spunti, diverse prospettive, timide aperture
Cupelli
2017-01-01
Abstract
Il contributo analizza in chiave problematica taluni dei principali profili critici della responsabilità penale dello psichiatra per atti auto ed etero aggressivi del paziente: dal doppio volto della posizione di garanzia alle difficoltà ricostruttive delle regole cautelari, passando per le nuove incertezze ingenerate dal processo di sanitarizzazione delle REMS sino all’impatto del nuovo disegno di legge di riforma della responsabilità penale del medico attualmente in discussione al Senato. Elemento centrale del discorso è la posizione di garanzia, che enuclea i doveri di agire dell’operatore, sui quali esercitano un’influenza decisiva tanto il consenso del paziente (come limite al potere/ dovere di agire), quanto le regole cautelari (quali indici di come deve agire). Come dimostrato da una recente e significativa pronuncia della Quarta Sezione penale della Cassazione, è proprio questo il terreno sul quale, in via interpretativa, si possono cogliere filtri in grado di ridimensionare il problema della responsabilità, sottraendo gli operatori della salute mentale alle pressioni e ai timori giudiziari e allontanandoli dalle tentazioni di un modello di psichiatria meramente difensiva.File | Dimensione | Formato | |
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