Il contributo prende in esame il Kunstgedicht di C. F. Meyer Der Marmorknabe ispirato dalla statua dei Musei Vaticani nota come Eros di Centocelle, che ha dato origine ad un acceso dibattito in merito all’identità (Eros o Thanatos?) del soggetto rappresentato. Contestualizzato il componimento all’interno della biografia e della produzione poetica di C. F. Meyer nonché della raccolta in cui è inserito e in cui costituisce il punto di svolta tra le poesie dedicate alla morte e quelle dedicata all’amore, il saggio descrive la statua dal punto di vista iconografico prima di procedere all’analisi del componimento, che contiene personaggi realmente esistiti ed altri letterari provenienti da diversi contesti socio-culturali e da diverse sfere cronologiche (Michelangelo, Giulietta, Romeo, Simon Pietro, Maria Maddalena). Tali figure vengono tra loro giustapposte in un reticolato di corrispondenze, parallelismi contrasti e chiasmi che alludono ad un piano riposto di significati, conferendo enigmaticità alla poesia, che si pone come componimento emblematico in merito al passaggio dalla Erlebnislyrik ad una dizione controllata ed austera, dizione che tuttavia proprio attraverso la ‘costrizione’, il rigore linguistico lascia trapelare il coinvolgimento dell’io lirico.
Fattori, A. (2009). Roma – Amor – Mors : Conrad Ferdinand Meyers Kunstgedicht ‘Der Marmorknabe’. In R. Czapla (a cura di), Von Goethe bis Gregorovius. Friedrich Rückert und die Romdichtung des 19. Jahrhunderts (pp. 309-333). Wurzburg : Ergon.
Roma – Amor – Mors : Conrad Ferdinand Meyers Kunstgedicht ‘Der Marmorknabe’
FATTORI, ANNA
2009-01-01
Abstract
Il contributo prende in esame il Kunstgedicht di C. F. Meyer Der Marmorknabe ispirato dalla statua dei Musei Vaticani nota come Eros di Centocelle, che ha dato origine ad un acceso dibattito in merito all’identità (Eros o Thanatos?) del soggetto rappresentato. Contestualizzato il componimento all’interno della biografia e della produzione poetica di C. F. Meyer nonché della raccolta in cui è inserito e in cui costituisce il punto di svolta tra le poesie dedicate alla morte e quelle dedicata all’amore, il saggio descrive la statua dal punto di vista iconografico prima di procedere all’analisi del componimento, che contiene personaggi realmente esistiti ed altri letterari provenienti da diversi contesti socio-culturali e da diverse sfere cronologiche (Michelangelo, Giulietta, Romeo, Simon Pietro, Maria Maddalena). Tali figure vengono tra loro giustapposte in un reticolato di corrispondenze, parallelismi contrasti e chiasmi che alludono ad un piano riposto di significati, conferendo enigmaticità alla poesia, che si pone come componimento emblematico in merito al passaggio dalla Erlebnislyrik ad una dizione controllata ed austera, dizione che tuttavia proprio attraverso la ‘costrizione’, il rigore linguistico lascia trapelare il coinvolgimento dell’io lirico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.