In questo studio è affrontato il problema del rapporto fra identità comune europea e identità nazionali dal punto di vista dello storico del diritto. L’identità giuridica comune si fonda sul diritto romano, la cui applicazione venne estesa dalla constitutio antoniniana a tutti i sudditi dell’impero nel 212 d.C., sebbene già in precedenza si fosse evidenziata un’ampia romanizzazione giuridica. Poi, la compilazione giustinianea tramandò il diritto romano alle epoche successive e i suoi contenuti vennero utilizzati per le codificazioni moderne. Sul piano contenutistico, però, i profili di identità nazionale si sono accentuati a causa delle leggi speciali e la normazione dell’Unione europea ha dato origine a regole che sono espressione di una nuova identità comune, svincolata dalla tradizione romanistica. In ogni caso, l’identità comune si rapporta, più che ai contenuti, alla scienza del diritto, che è il principale retaggio dell’esperienza giuridica romana, sebbene i caratteri dei sistemi giuridici contemporanei siano in parte diversi. La normazione europea impone al giurista nuovi compiti, legati alle esigenze di unificazione e di armonizzazione dei sistemi giuridici, che possono essere assolti solo con la consapevolezza della commune tradizione giuridica. Essa è indispensabile sia per la costruzione di una nuova sistematica, comprensiva dei contenuti nazionali ed europei, sia per agevolare la comprensione di concetti moderni che affondano le loro radici nel diritto romano e per fondare istituti che, sebbene non previsti legislativamente in modo espresso, rientrano nella nostra tradizione giuridica. È venuto, pertanto, il momento, per gli storici del diritto e per i giuristi positivi, di unire le forze allo scopo di agevolare l’armonizzazione dei sistemi giuridici nazionali.
Finazzi, G. (2017). Identità nazionali e identità europea alla luce del diritto romano e della tradizione romanistica. ITALIAN REVIEW OF LEGAL HISTORY, 2017(3), 1-68.
Identità nazionali e identità europea alla luce del diritto romano e della tradizione romanistica
Finazzi, G
2017-12-01
Abstract
In questo studio è affrontato il problema del rapporto fra identità comune europea e identità nazionali dal punto di vista dello storico del diritto. L’identità giuridica comune si fonda sul diritto romano, la cui applicazione venne estesa dalla constitutio antoniniana a tutti i sudditi dell’impero nel 212 d.C., sebbene già in precedenza si fosse evidenziata un’ampia romanizzazione giuridica. Poi, la compilazione giustinianea tramandò il diritto romano alle epoche successive e i suoi contenuti vennero utilizzati per le codificazioni moderne. Sul piano contenutistico, però, i profili di identità nazionale si sono accentuati a causa delle leggi speciali e la normazione dell’Unione europea ha dato origine a regole che sono espressione di una nuova identità comune, svincolata dalla tradizione romanistica. In ogni caso, l’identità comune si rapporta, più che ai contenuti, alla scienza del diritto, che è il principale retaggio dell’esperienza giuridica romana, sebbene i caratteri dei sistemi giuridici contemporanei siano in parte diversi. La normazione europea impone al giurista nuovi compiti, legati alle esigenze di unificazione e di armonizzazione dei sistemi giuridici, che possono essere assolti solo con la consapevolezza della commune tradizione giuridica. Essa è indispensabile sia per la costruzione di una nuova sistematica, comprensiva dei contenuti nazionali ed europei, sia per agevolare la comprensione di concetti moderni che affondano le loro radici nel diritto romano e per fondare istituti che, sebbene non previsti legislativamente in modo espresso, rientrano nella nostra tradizione giuridica. È venuto, pertanto, il momento, per gli storici del diritto e per i giuristi positivi, di unire le forze allo scopo di agevolare l’armonizzazione dei sistemi giuridici nazionali.File | Dimensione | Formato | |
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