Sembrava la crisi dei mutui, poi la crisi globale dell’economia e della finanza. In realtà si è rivelata una crisi del debito sovrano, che la “dittatura fiscale” della Germania e delle élite europee ha trasferito sulle città e le regioni urbanizzate, indebitando, impoverendo, privatizzando infrastrutture, servizi e politiche pubbliche. Soprattutto, implementando misure di austerità. Con questa certezza si apre il volume curato da Barbara Schönig (urbanista) e Sebastian Schipper (geografo), sostanzialmente incentrato sulla dimostrazione della ben nota tesi di Jamie Peck (2012) che l’austerità sia un’idea dannosa per l’urbanistica. A patto di capire subito a quale urbanistica facciano riferimento gli Autori: quella partecipata, il libro è particolarmente interessante – nato dall’incontro di più di ottanta tra ricercatori, politici, attivisti presso l’Insitute for European Urban Studies della Bauhaus- Universität Weimar - che vale la pena di leggere più di una volta. Vi partecipano molti autori (tra cui lo stesso Peck) suddivisi in quattro sezioni: Urban governance in time of austerity, Urban infrastructure and public services, Housing crisis, Urban conflicts and contestation, ricche di casi concreti (Berlino, Atene, Roma, Cagliari), e suggestioni teoretiche in tempi di austerità, che forniscono un particolare ‘razionale’ sulle politiche pubbliche urbane europee di quella che nel testo è definita “una necessaria austerità” e il suo “duro” impatto.
Prezioso, M. (2017). [Recensione a] Barbara Schönig, Sebastian Schipper (Eds), Urban Austerity. Impacts of the Global Financial Crisis on Cities in Europe, Berlin, Gegenstand und Raum, 2016. RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, 125(2), 213-215.
[Recensione a] Barbara Schönig, Sebastian Schipper (Eds), Urban Austerity. Impacts of the Global Financial Crisis on Cities in Europe, Berlin, Gegenstand und Raum, 2016
PREZIOSO, MARIA
2017-06-01
Abstract
Sembrava la crisi dei mutui, poi la crisi globale dell’economia e della finanza. In realtà si è rivelata una crisi del debito sovrano, che la “dittatura fiscale” della Germania e delle élite europee ha trasferito sulle città e le regioni urbanizzate, indebitando, impoverendo, privatizzando infrastrutture, servizi e politiche pubbliche. Soprattutto, implementando misure di austerità. Con questa certezza si apre il volume curato da Barbara Schönig (urbanista) e Sebastian Schipper (geografo), sostanzialmente incentrato sulla dimostrazione della ben nota tesi di Jamie Peck (2012) che l’austerità sia un’idea dannosa per l’urbanistica. A patto di capire subito a quale urbanistica facciano riferimento gli Autori: quella partecipata, il libro è particolarmente interessante – nato dall’incontro di più di ottanta tra ricercatori, politici, attivisti presso l’Insitute for European Urban Studies della Bauhaus- Universität Weimar - che vale la pena di leggere più di una volta. Vi partecipano molti autori (tra cui lo stesso Peck) suddivisi in quattro sezioni: Urban governance in time of austerity, Urban infrastructure and public services, Housing crisis, Urban conflicts and contestation, ricche di casi concreti (Berlino, Atene, Roma, Cagliari), e suggestioni teoretiche in tempi di austerità, che forniscono un particolare ‘razionale’ sulle politiche pubbliche urbane europee di quella che nel testo è definita “una necessaria austerità” e il suo “duro” impatto.File | Dimensione | Formato | |
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