A dieci anni dalla prima fusione tra borse valori, l’integrazione del mercato mobiliare europeo offre ancora diversi spunti di interesse. Analizzate sia le opportunità sia le criticità di un’unica borsa valori europea, la letteratura ha indagato le relazioni tra i diversi stakeholders del mercato. Sono state altresì analizzate le possibili forme dell’integrazione, identificando nelle operazioni di M&A e nei rapporti peer to peer gli estremi di un intervallo all’interno del quale sono ipotizzabili soluzioni intermedie. I modelli teorici disponibili forniscono degli schemi di riferimento attraverso i quali interpretare le dinamiche dell’integrazione. Essi rappresentano quindi degli strumenti necessari per comprendere le scelte degli operatori e, in alcuni casi, per anticiparne il comportamento. La natura dinamica dell’integrazione, dove le scelte di ogni stakeholders sono in grado di condizionare quelle degli altri, non consente però di utilizzare i modelli teorici per prevedere puntualmente l’esito dell’integrazione. Se non è possibile chiedere ai modelli teorici di predire i risultati dell’integrazione, è invece interessante provare ad utilizzarli per interpretarli. Conoscendo gli interessi portati avanti dai singoli stakeholders e verificando l’attuale assetto del mercato mobiliare europeo è possibile verificare quali siano stati gli interessi predominanti e, di conseguenza, stabilire le relazioni di forza tra i diversi stakeholders. Scelte che, ad esempio, potrebbero non trovare giustificazioni nelle logiche degli investitori potrebbero trovare una loro razionalità nell’ottica di una exchange. Calando i modelli nella realtà del mercato europeo sarà possibile definire gli equilibri tra i diversi stakeholders ed attribuire una ponderazione agli interessi portati avanti da ciascuno di essi. L’obiettivo del lavoro è appunto verificare le figure leader del processo di integrazione del mercato europeo. Il lavoro, dopo una review della letteratura, ripercorrerà le tappe essenziali del processo di integrazione del mercato mobiliare europeo. Delineato il quadro attuale, si passerà ad analizzare i principali indicatori di mercato (numero di società quotate, capitalizzazione, rapporti tra operatori nazionali ed operatori esteri, ecc.). Questi dati verranno utilizzati come proxy delle preferenze degli investitori e degli intermediari. La coerenza del comportamento delle exchange con tali dati (in termini di scelte di M&A, definizioni di alleanze, ecc.) consentirà di verificare la diversa capacità delle exchange di condizionare il processo integrativo rispetto alle preferenze degli altri stakeholders.
Carretta, A., Nicolini, G. (2009). Borse, intermediari e investitori: chi guida l’integrazione nel mercato mobiliare europeo?. In M. Brogi (a cura di), Banca, mercati e risparmio: saggi in onore di Tancredi Bianchi. Vol. 3. Roma : Bancaria editrice.
Borse, intermediari e investitori: chi guida l’integrazione nel mercato mobiliare europeo?
CARRETTA, ALESSANDRO;NICOLINI, GIANNI
2009-01-01
Abstract
A dieci anni dalla prima fusione tra borse valori, l’integrazione del mercato mobiliare europeo offre ancora diversi spunti di interesse. Analizzate sia le opportunità sia le criticità di un’unica borsa valori europea, la letteratura ha indagato le relazioni tra i diversi stakeholders del mercato. Sono state altresì analizzate le possibili forme dell’integrazione, identificando nelle operazioni di M&A e nei rapporti peer to peer gli estremi di un intervallo all’interno del quale sono ipotizzabili soluzioni intermedie. I modelli teorici disponibili forniscono degli schemi di riferimento attraverso i quali interpretare le dinamiche dell’integrazione. Essi rappresentano quindi degli strumenti necessari per comprendere le scelte degli operatori e, in alcuni casi, per anticiparne il comportamento. La natura dinamica dell’integrazione, dove le scelte di ogni stakeholders sono in grado di condizionare quelle degli altri, non consente però di utilizzare i modelli teorici per prevedere puntualmente l’esito dell’integrazione. Se non è possibile chiedere ai modelli teorici di predire i risultati dell’integrazione, è invece interessante provare ad utilizzarli per interpretarli. Conoscendo gli interessi portati avanti dai singoli stakeholders e verificando l’attuale assetto del mercato mobiliare europeo è possibile verificare quali siano stati gli interessi predominanti e, di conseguenza, stabilire le relazioni di forza tra i diversi stakeholders. Scelte che, ad esempio, potrebbero non trovare giustificazioni nelle logiche degli investitori potrebbero trovare una loro razionalità nell’ottica di una exchange. Calando i modelli nella realtà del mercato europeo sarà possibile definire gli equilibri tra i diversi stakeholders ed attribuire una ponderazione agli interessi portati avanti da ciascuno di essi. L’obiettivo del lavoro è appunto verificare le figure leader del processo di integrazione del mercato europeo. Il lavoro, dopo una review della letteratura, ripercorrerà le tappe essenziali del processo di integrazione del mercato mobiliare europeo. Delineato il quadro attuale, si passerà ad analizzare i principali indicatori di mercato (numero di società quotate, capitalizzazione, rapporti tra operatori nazionali ed operatori esteri, ecc.). Questi dati verranno utilizzati come proxy delle preferenze degli investitori e degli intermediari. La coerenza del comportamento delle exchange con tali dati (in termini di scelte di M&A, definizioni di alleanze, ecc.) consentirà di verificare la diversa capacità delle exchange di condizionare il processo integrativo rispetto alle preferenze degli altri stakeholders.File | Dimensione | Formato | |
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