L’articolo vuole rispondere alla domanda se la regula “volenti non fit iniuria”, presente nella tradizione romanistica, sia il risultato di una generalizzazione che tradisce il diritto romano o piuttosto sia espressione di una ratio che emerge più o meno esplicitamente dalle soluzioni elaborate dai giuristi per i casi da loro discussi. A questo fine vengono esaminati tre testi, tramandati nel Digesto, nei quali vi potrebbe essere un fondamento per la regula in esame: Ulp. 56 ad ed. D. 47,10,1,5; Paul. 49 ad ed. D. 39,3,9,1 e Ulp. 66 ad ed. D.42,8,6,9.
Calore, E. (2016). Volenti non fit iniuria: una regula romana?. REVUE INTERNATIONALE DES DROITS DE L'ANTIQUITÉ, 62/2015, 223-250.
Volenti non fit iniuria: una regula romana?
Calore, E
2016-01-01
Abstract
L’articolo vuole rispondere alla domanda se la regula “volenti non fit iniuria”, presente nella tradizione romanistica, sia il risultato di una generalizzazione che tradisce il diritto romano o piuttosto sia espressione di una ratio che emerge più o meno esplicitamente dalle soluzioni elaborate dai giuristi per i casi da loro discussi. A questo fine vengono esaminati tre testi, tramandati nel Digesto, nei quali vi potrebbe essere un fondamento per la regula in esame: Ulp. 56 ad ed. D. 47,10,1,5; Paul. 49 ad ed. D. 39,3,9,1 e Ulp. 66 ad ed. D.42,8,6,9.File | Dimensione | Formato | |
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