Il commento trae origine da una peculiare ipotesi di concorso colposo del funzionario pubblico nel reato edilizio commesso dal privato, che ha riguardato la posizione del geometra comunale chiamato ad istruire la pratica amministrativa, anziché quella del dirigente responsabile dell’ufficio. Esclusa la possibilità di configurare una fattispecie fondata sull’omesso impedimento dell’evento in tutti i casi in cui sia stato adottato un provvedimento abilitativo, a prescindere dalla sua eventuale illegittimità, l’indagine si è concentrata sui presupposti e sui limiti del concorso criminoso. Al riguardo le maggiori perplessità si registrano in relazione al concorso colposo, per quanto secondo l’orientamento maggioritario il generico richiamo dell’art. 110 c.p. al “medesimo reato” ricomprenderebbe senza dubbio anche le fattispecie contravvenzionali. Una volta affrontata la non agevole questione della rilevanza causale delle condotte di partecipazione atipiche, occorre infine accertare in concreto la sussistenza dell’elemento soggettivo, per cui si è ritenuto opportuno accennare alle peculiari caratteristiche che contraddistinguono l’indagine colposa in riferimento al settore in esame.
Roiati, A. (2014). Presupposti e limiti del concorso dei funzionari pubblici nei reati edilizi commessi dai privati. CASSAZIONE PENALE(11), 3853-3863 [Ius 17].
Presupposti e limiti del concorso dei funzionari pubblici nei reati edilizi commessi dai privati
ROIATI, ALESSANDRO
2014-11-01
Abstract
Il commento trae origine da una peculiare ipotesi di concorso colposo del funzionario pubblico nel reato edilizio commesso dal privato, che ha riguardato la posizione del geometra comunale chiamato ad istruire la pratica amministrativa, anziché quella del dirigente responsabile dell’ufficio. Esclusa la possibilità di configurare una fattispecie fondata sull’omesso impedimento dell’evento in tutti i casi in cui sia stato adottato un provvedimento abilitativo, a prescindere dalla sua eventuale illegittimità, l’indagine si è concentrata sui presupposti e sui limiti del concorso criminoso. Al riguardo le maggiori perplessità si registrano in relazione al concorso colposo, per quanto secondo l’orientamento maggioritario il generico richiamo dell’art. 110 c.p. al “medesimo reato” ricomprenderebbe senza dubbio anche le fattispecie contravvenzionali. Una volta affrontata la non agevole questione della rilevanza causale delle condotte di partecipazione atipiche, occorre infine accertare in concreto la sussistenza dell’elemento soggettivo, per cui si è ritenuto opportuno accennare alle peculiari caratteristiche che contraddistinguono l’indagine colposa in riferimento al settore in esame.File | Dimensione | Formato | |
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