Gramsci e la rivoluzione necessaria

A partire da una convinta difesa della figura di Gramsci contro le fantasiose riletture revisonistiche (cap. 1: Gramsci era comunista), il volume si concentra sul problema della rivoluzione nel mondo e in Occidente, inteso come vero nodo di tutto il pensiero gramsciano (cap. 2: La rivoluzione necessaria). Nel terzo capitolo (Gramsci, Togliatti e i pronipotini di padre Bresciani) si applica la categoria gramsciana del "brescianesimo" ad alcune campagne di stampa contro Togliatti, mettendo in rilievo i rapporti intensissimi tra i due uomini politici. Nel l'ultimo capitolo (cap. 4: La scrittura della rivoluzione) si prende in esame la peculiare scrittura di Gramsci, e la, spesso incompresa, natura stilistica dei "Quaderni" mettendola in diretto rapporto (in quanto novecentesca opera-mondo) con l'originale filosofia di Gramsci.