La figura del celebre archeologo e topografo Rodolfo Lanciani (1845-1929) è approfondita nella sua attività di collezionista di stampe e disegni, con particolare attenzione alle provenienze delle opere. Esaminando la sua collezione, confluita presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell'arte di Roma a Palazzo Venezia, è possibile individuare gli interessi di Lanciani per la grafica dal XVI al XIX secolo, i suoi rapporti con mercanti, artisti e collezionisti. Lanciani considerava le opere come fonte primaria e strumento di studio e documentazione per la ricostruzione della storia di Roma e del suburbio. Sono studiati la funzione e l'origine del suo marchio da collezione, mai repertoriato da Lugt e raffigurante una tabula ansata di ispirazione romana con le iniziali "R L" inserite ai lati; si conferma per la prima volta che l'ideazione e l'apposizione del marchio si devono al collezionista stesso e non a un momento successivo alla sua morte. I molti marchi di collezione rilevati sulle opere, alcuni già noti e altri inediti, identificati e suddivisi per aree geografiche, consentono di approfondirne la storia e le vicende collezionistiche oltre ai movimenti e alle connessioni dello stesso Lanciani, impegnato in relazioni internazionali di ampio respiro.
Grisolia, F. (2011). Rodolfo lanciani (1845-1929), archeologo e collezionista di disegni e stampe. In Le Marques de collections. II (pp. 123-142). Dijon : L'Echelle de Jacob.
Rodolfo lanciani (1845-1929), archeologo e collezionista di disegni e stampe
GRISOLIA, FRANCESCO
2011-01-01
Abstract
La figura del celebre archeologo e topografo Rodolfo Lanciani (1845-1929) è approfondita nella sua attività di collezionista di stampe e disegni, con particolare attenzione alle provenienze delle opere. Esaminando la sua collezione, confluita presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell'arte di Roma a Palazzo Venezia, è possibile individuare gli interessi di Lanciani per la grafica dal XVI al XIX secolo, i suoi rapporti con mercanti, artisti e collezionisti. Lanciani considerava le opere come fonte primaria e strumento di studio e documentazione per la ricostruzione della storia di Roma e del suburbio. Sono studiati la funzione e l'origine del suo marchio da collezione, mai repertoriato da Lugt e raffigurante una tabula ansata di ispirazione romana con le iniziali "R L" inserite ai lati; si conferma per la prima volta che l'ideazione e l'apposizione del marchio si devono al collezionista stesso e non a un momento successivo alla sua morte. I molti marchi di collezione rilevati sulle opere, alcuni già noti e altri inediti, identificati e suddivisi per aree geografiche, consentono di approfondirne la storia e le vicende collezionistiche oltre ai movimenti e alle connessioni dello stesso Lanciani, impegnato in relazioni internazionali di ampio respiro.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Grisolia 2011_Marchi Lanciani.pdf
solo utenti autorizzati
Descrizione: saggio
Licenza:
Copyright dell'editore
Dimensione
3.12 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.12 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.