Con la riforma di Lisbona il diritto alla protezione dei dati personali trova una nuova disciplina nei Trattati. Tra le “disposizioni di applicazione generale” del TFUE, infatti, l’art. 16 stabilisce ora che “ogni persona ha diritto alla protezione dei dati personali che la riguardano”. Pare questa una vera e propria innovazione rispetto alla corrispondente norma del TCE, ossia l’art. 286, di tenore ed ambito di applicazione ben più limitato. Inoltre, la modifica dell’art. 6 del TUE, che – come ben noto – ha attribuito alla Carta dei diritti fondamentali lo stesso valore giuridico dei Trattati, comporta anche il formale riconoscimento del diritto alla protezione dei dati personali tra i diritti fondamentali tutelati dall’ordinamento europeo. A quasi due anni dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, appare utile esaminare la posizione assunta dalla giurisprudenza della Corte di giustizia in materia di diritto alla protezione dei dati personali, per comprendere se alla riforma intervenuta abbia portata sostanzialmente innovativa o se debba essere considerata in senso di mera continuità.
Balducci, F. (2013). Il diritto alla protezione dei dati personali nella giurisprudenza della Corte di giustizia. In l trattato di Lisbona. Due anni d'applicazione. Atti della Giornata di studio in ricordo di Francesco Caruso. Napoli : Editoriale Scientifica.
Il diritto alla protezione dei dati personali nella giurisprudenza della Corte di giustizia
BALDUCCI, FABIO
2013-01-01
Abstract
Con la riforma di Lisbona il diritto alla protezione dei dati personali trova una nuova disciplina nei Trattati. Tra le “disposizioni di applicazione generale” del TFUE, infatti, l’art. 16 stabilisce ora che “ogni persona ha diritto alla protezione dei dati personali che la riguardano”. Pare questa una vera e propria innovazione rispetto alla corrispondente norma del TCE, ossia l’art. 286, di tenore ed ambito di applicazione ben più limitato. Inoltre, la modifica dell’art. 6 del TUE, che – come ben noto – ha attribuito alla Carta dei diritti fondamentali lo stesso valore giuridico dei Trattati, comporta anche il formale riconoscimento del diritto alla protezione dei dati personali tra i diritti fondamentali tutelati dall’ordinamento europeo. A quasi due anni dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, appare utile esaminare la posizione assunta dalla giurisprudenza della Corte di giustizia in materia di diritto alla protezione dei dati personali, per comprendere se alla riforma intervenuta abbia portata sostanzialmente innovativa o se debba essere considerata in senso di mera continuità.File | Dimensione | Formato | |
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