Torniamo sulle società non operative e la determinazione della ricchezza, con la tesi secondo cui si tratterebbe di una tassazione patrimoniale, reazione tributaria di un «uso improprio» civilistico della forma societaria. Resta tuttavia la mancanza di senso economico della relativa disciplina, salvo che la tassazione di un patrimonio altrimenti esente sia una specie di stravagante sanzione fiscale per una «violazione civilistica». Forse ha contribuito a questo espediente normativo la incompatibilità comunitaria della tassazione delle società per l’iscrizione al relativo registro. È verosimile che l’imposizione di un reddito fittizio sia una soluzione di ripiego, un espediente per sottrarsi a censure comunitarie e rimpinguare le leggi finanziarie annuali, con un provvedimento che si presenta bene in conferenza stampa. Sul piano del consenso e della coesione sociale, la logicità nella determinazione della ricchezza è un «optional», almeno fino a quando neppure gli studiosi sanno valorizzare e difendere questo punto di vista.
Vignoli, A., Lupi, R., Peverini, L. (2014). Società non operative: una patrimoniale mascherata da criterio (contronatura) di determinazione dei redditi -La mistificazione reddituale di un prelievo patrimoniale. DIALOGHI TRIBUTARI(2), 132-145.
Società non operative: una patrimoniale mascherata da criterio (contronatura) di determinazione dei redditi -La mistificazione reddituale di un prelievo patrimoniale
VIGNOLI, ALESSIA;LUPI, RAFFAELLO;
2014-01-01
Abstract
Torniamo sulle società non operative e la determinazione della ricchezza, con la tesi secondo cui si tratterebbe di una tassazione patrimoniale, reazione tributaria di un «uso improprio» civilistico della forma societaria. Resta tuttavia la mancanza di senso economico della relativa disciplina, salvo che la tassazione di un patrimonio altrimenti esente sia una specie di stravagante sanzione fiscale per una «violazione civilistica». Forse ha contribuito a questo espediente normativo la incompatibilità comunitaria della tassazione delle società per l’iscrizione al relativo registro. È verosimile che l’imposizione di un reddito fittizio sia una soluzione di ripiego, un espediente per sottrarsi a censure comunitarie e rimpinguare le leggi finanziarie annuali, con un provvedimento che si presenta bene in conferenza stampa. Sul piano del consenso e della coesione sociale, la logicità nella determinazione della ricchezza è un «optional», almeno fino a quando neppure gli studiosi sanno valorizzare e difendere questo punto di vista.File | Dimensione | Formato | |
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