Le novità introdotte in materia dal Trattato di Lisbona sono plurime. Sotto il profilo formale, è stata sottratta la gestione della cooperazione penale al potere quasi esclusivo del Consiglio, per riportarla a un processo di integrazione istituzionale nel quale rivestono un ruolo essenziale anche la Commissione e il Parlamento europeo; tutto ciò determinerà un’opportuna espansione delle competenze della Corte di giustizia. Sul piano contenutistico, invece, spicca il principio del reciproco riconoscimento delle decisioni penali, in verità già noto al panorama europeo, al quale è affiancata la futura adozione di provvedimenti riguardanti l’esercizio dell’azione penale, la fase probatoria e l’esecuzione delle pronunce; qui molto dipenderà dagli atti di ravvicinamento delle legislazioni penali nazionali e dal loro recepimento. Il sistema, infine, dovrà essere letto alla luce del nuovo art. 6 TUE che tratta la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, fornendo nuovi parametri di legittimità.
Campailla, S. (2011). La "circolazione" giudiziaria europea dopo Lisbona. PROCESSO PENALE E GIUSTIZIA, 1(2), 90-101.
La "circolazione" giudiziaria europea dopo Lisbona
CAMPAILLA, SONIA
2011-01-01
Abstract
Le novità introdotte in materia dal Trattato di Lisbona sono plurime. Sotto il profilo formale, è stata sottratta la gestione della cooperazione penale al potere quasi esclusivo del Consiglio, per riportarla a un processo di integrazione istituzionale nel quale rivestono un ruolo essenziale anche la Commissione e il Parlamento europeo; tutto ciò determinerà un’opportuna espansione delle competenze della Corte di giustizia. Sul piano contenutistico, invece, spicca il principio del reciproco riconoscimento delle decisioni penali, in verità già noto al panorama europeo, al quale è affiancata la futura adozione di provvedimenti riguardanti l’esercizio dell’azione penale, la fase probatoria e l’esecuzione delle pronunce; qui molto dipenderà dagli atti di ravvicinamento delle legislazioni penali nazionali e dal loro recepimento. Il sistema, infine, dovrà essere letto alla luce del nuovo art. 6 TUE che tratta la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, fornendo nuovi parametri di legittimità.File | Dimensione | Formato | |
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