“Un copayment nazionale sarebbe la base contemporaneamente di efficienza e di equità su cui innestare l'autonomia delle Regioni: da un lato, permetterebbe una responsabilizzazione minima della domanda; uno ‘zoccolo duro’ di efficienza condivisa tra le Regioni e per questo capace di più consistenti effetti proconcorrenziali anche sul lato dell'offerta di prestazioni; dall'altro, il riferimento ad un omogeneo criterio per graduare l'aliquota di compartecipazione o selezionare i casi di esenzione metterebbe in atto un livello minimo di redistribuzione attivo su tutto il territorio nazionale (indipendentemente dai confini regionali), che potrebbe divenire parte integrante dei LEA". Questa frase, tratta dalle conclusioni della nota della Fondazione CERM di cui abbiamo pubblicato in queste pagine un’ampia sintesi, è stata lo spunto per avviare un confronto tra esponenti del mondo scientifico, politico e rappresentanti di associazioni di pazienti. Ecco i loro pareri.
Spandonaro, F. (2006). Responsabilizzazione e riequilibrio finanziario: due concetti da non confondere. CARE(6-2006).
Responsabilizzazione e riequilibrio finanziario: due concetti da non confondere
SPANDONARO, FEDERICO
2006-01-01
Abstract
“Un copayment nazionale sarebbe la base contemporaneamente di efficienza e di equità su cui innestare l'autonomia delle Regioni: da un lato, permetterebbe una responsabilizzazione minima della domanda; uno ‘zoccolo duro’ di efficienza condivisa tra le Regioni e per questo capace di più consistenti effetti proconcorrenziali anche sul lato dell'offerta di prestazioni; dall'altro, il riferimento ad un omogeneo criterio per graduare l'aliquota di compartecipazione o selezionare i casi di esenzione metterebbe in atto un livello minimo di redistribuzione attivo su tutto il territorio nazionale (indipendentemente dai confini regionali), che potrebbe divenire parte integrante dei LEA". Questa frase, tratta dalle conclusioni della nota della Fondazione CERM di cui abbiamo pubblicato in queste pagine un’ampia sintesi, è stata lo spunto per avviare un confronto tra esponenti del mondo scientifico, politico e rappresentanti di associazioni di pazienti. Ecco i loro pareri.File | Dimensione | Formato | |
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