L’attività istruttoria rappresenta il momento in cui, attraverso una serie di attività poste in essere dalle parti e dal giudice, si radicano le fondamenta della decisione sul terreno della realtà dei fatti. Anche nel processo amministrativo, dunque, tale momento appare fondamentale e ineludibile, caratterizzandosi anzitutto in considerazione del ruolo che l’organo giudiziale può essere chiamato a svolgere. Infatti, ancora oggi, laddove il privato ricorrente versi in una posizione di obiettiva debolezza nei confronti del pubblico potere, tale da impedire un sindacato pieno sulla relativa “spettanza” dedotta in giudizio, il magistrato amministrativo preserva un significativo e autonomo potere di acquisizione probatoria. Lo studio muove da tali dati al fine di appurare la reale configurabilità di un “processo di parti”, alla luce del progressivo ampliamento dei mezzi di prova in ogni ambito di giurisdizione amministrativa, che trova cristallizzazione sul piano del diritto positivo agli artt. 63 ss. del Codice (d.lgs. n. 104/2010), e in un quadro improntato alla garanzia dei principi, di matrice costituzionale, di pienezza ed effettività della tutela.
Police, A. (2014). I mezzi di prova e l’attività istruttoria. In Gianpiero Paolo Cirillo (a cura di), Il nuovo diritto processuale amministrativo. Padova : Cedam.
I mezzi di prova e l’attività istruttoria
POLICE, ARISTIDE
2014-01-01
Abstract
L’attività istruttoria rappresenta il momento in cui, attraverso una serie di attività poste in essere dalle parti e dal giudice, si radicano le fondamenta della decisione sul terreno della realtà dei fatti. Anche nel processo amministrativo, dunque, tale momento appare fondamentale e ineludibile, caratterizzandosi anzitutto in considerazione del ruolo che l’organo giudiziale può essere chiamato a svolgere. Infatti, ancora oggi, laddove il privato ricorrente versi in una posizione di obiettiva debolezza nei confronti del pubblico potere, tale da impedire un sindacato pieno sulla relativa “spettanza” dedotta in giudizio, il magistrato amministrativo preserva un significativo e autonomo potere di acquisizione probatoria. Lo studio muove da tali dati al fine di appurare la reale configurabilità di un “processo di parti”, alla luce del progressivo ampliamento dei mezzi di prova in ogni ambito di giurisdizione amministrativa, che trova cristallizzazione sul piano del diritto positivo agli artt. 63 ss. del Codice (d.lgs. n. 104/2010), e in un quadro improntato alla garanzia dei principi, di matrice costituzionale, di pienezza ed effettività della tutela.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.